Centro di Roma blindato e tutte le ztl chiuse per evitare assembramenti durante la manifestazione non autorizzata. Le forze dell’ordine hanno chiuso tutti gli ingressi che portano alla piazza di Montecitorio e i manifestanti si sono raggruppati a piazza San Lorenzo in Lucina e poi a piazza San Silvestro al grido di “libertà, libertà”. (foto Adnkronos)
In piazza San Silvestro in particolare si sono radunate circa 500 persone. E la tensione è alta e si è concretizzata con un lancio di petardi ed oggetti da parte dei manifestanti contro le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa. Una persona è rimasta ferita.
“Lamorgese a casa”. È questo il grido dei manifestanti che mostrano le manette, simbolo degli “arresti domiciliari ai quali siamo costretti da un anno”; i manifestanti rivolti al ministro dell’Interno hanno detto: ‘Noi non siamo criminali ma pacifici. Siamo qui solo per dire che vogliamo lavorare, è un nostro diritto”.
Tante le sigle presenti con slogan, striscioni e tricolori. Insieme a ristoratori, partite Iva, baristi ed esercenti commerciali provenienti da tutta Italia, anche Casapound, che ha esposto lo striscione: “La paura di morire non ci sta facendo vivere”.
“Ci stanno negando il diritto a manifestare – grida una signora proprietaria di un ristorante a Firenze – sarebbe questa la vostra democrazia?”.
“Riaperture subito”, gridano i manifestanti. “Noi dobbiamo riaprire per i nostri figli. Perché alcune attività posso aprire e altre no? Se il Covid c’è, c’è per tutti” grida Sandra Di Bella, del movimento ‘Ristoratori siciliani indipendenti’, che indossa una sorta di elmo vichingo con le corna come Jake Angeli, uno dei manifestanti di Capitol Hill. “Speranza si deve dimettere, non possiamo andare avanti – aggiunge – Ci stanno distruggendo. Ora basta, i ristori non sono adeguati”.