PALERMO – Ritenute di 50 euro nelle buste paga dei forestali siciliani ed è subito protesta, con i sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil che parlano di “sconcertante e incomprensibile accanimento verso una delle categorie più deboli della nostra regione”. Il prelievo dalle buste paga di ottobre dei forestali è stato disposto dal Dipartimento regionale dello sviluppo rurale quale “recupero forzoso” di arretrati contrattuali ritenuti non dovuti.
Anche se un ddl già varato dalla III commissione dell’Ars ma non ancora legge, frutto di incontri e trattative, dispone la sospensione del prelievo rimandando la materia al prossimo rinnovo del contratto integrativo regionale.
“Si mettono le mani nelle tasche dei lavoratori- scrivono i segretari regionali Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino – si tolgono soldi ai forestali che non solo percepiscono stipendi bassi da operai, ma anche con mesi e mesi di ritardo”.
Per i sindacati “si tratta di somme dovute dal contratto nazionale di lavoro che la Regione non applicava, recepito con accordo sindacale del 2009, successiva delibera di giunta e con la legge Finanziaria. Se nei vari passaggi qualcosa non è stata fatta o non è stata perfezionata – sottolineano Manca, Russo e Marino- la responsabilità è dei dipartimenti regionali e degli ultimi due governi”
Fai, Flai e Uila ricordano che “dopo un percorso che ha visto un ricorso sindacale presso il tribunale, che deve ancora pronunciarsi e diversi incontri tra le parti, il governo ha attivato il percorso legislativo per rinviare la problematica al prossimo rinnovo del contratto integrativo regionale”.
“Siamo dunque sconcertati – concludono- dal fatto che si stia procedendo con un prelievo che è ingiusto e vergognoso e oltre tutto in un momento di estrema difficoltà per tutti i lavoratori”.