Mondo Sport

Robinho condannato per stupro, scatta il mandato d’arresto internazionale

Mandato di arresto internazionale e l’estradizione in Italia di Robinho, l’ex attaccante del Milan condannato in via definitiva a 9 anni di carcere per una violenza sessuale di gruppo subita da una giovane albanese in una nota discoteca del capoluogo lombardo nel gennaio 2013. E’ la richiesta che la procura di Milano ha inoltrato al ministero della Giustizia e che poi verrà inviata alle autorità brasiliane.

L’istanza, firmata dal pm dell’ufficio esecuzioni Adriana Blasco, riguarda anche Ricardo Falco, un amico del calciatore che ha preso parte alla violenza insieme a lui.

La giovane vittima conosce Robihno prima della violenza sessuale

Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta condotta dal pm di Milano Stefano Ammendola, la vittima – una giovane ragazza di origini albanesi che conosceva già il calciatore – era con due sue amiche al Sio Cafè, noto discopub in zona Bicocca, per festeggiare il suo 23esimo compleanno. La violenza sarebbe avvenuta a fine serata, all’interno del guardaroba del locale, quando ormai le amiche della giovane se n’erano già andate e Robinho aveva accompagnato sua moglie a casa.

La violenza sessuale di gruppo in una discoteca milanese

Una volta rientrato nel locale, il calciatore e i suoi amici, come emerge dal capo di imputazione, avrebbero prima offerto alla 23enne “da bere al punto da renderla innocente ed incapace di opporsi” per poi abusare a turno di lei sfruttando le sue “condizioni di inferiorità psichica e fisica”. Una violenza di gruppo a cui avrebbero partecipato in tutto 6 persone: non solo l’allora attaccante del Milan e il suo amico, ma anche altre quattro persone che però si sono rese irreperibili per la giustizia italiana.