Una passata di piselli su un quadro di Van Gogh. E’ l’ennesimo atto vandalico su un’opera del famoso artista olandese. Quattro militanti del movimento ecologista “Ultima Generazione“, sono entrati in azione questa mattina, prendendo di mira una mostra d’arte a Roma. L’opera presa di mira è “Il seminatore” che si trova esposta a Palazzo Bonaparte. Il quadro è protetto da un vetro, quindi il disegno non ha fortunatamente subito danni.
Il gruppo ambientalista “Ultima generazione” è una costola italiana di “Extinction Rebellion” che ha già messo a segno diverse azioni di questo tipo in alcuni musei all’estero.
“Tutto ciò che avremmo il diritto di vedere nel nostro presente e nel nostro futuro – osserva ‘Ultima Generazione’ – sta venendo oscurato da una catastrofe reale e imminente, così come questa passata di piselli ha coperto il lavoro nei campi (quindi la possibilità di sicurezza alimentare), la casa del contadino (quindi il diritto a non essere costretti a migrare), l’energia sprigionata in tutta la scena dal Sole (quindi l’investimento necessario in una giusta transizione energetica). Questi i temi che dovrebbero essere ogni minuto sulle prime pagine dei canali d’informazione e delle agende politiche; ma vengono invece attenzionate solo con azioni scandalizzanti come quella di stamattina o come le precedenti, simili, compiute nel Regno Unito da Just Stop Oil o in Germania da Letzte Generation, parte, come Ultima Generazione, della rete internazionale A22”.
“Ancora una volta quindi un grido disperato, e scientificamente fondato – che non può intendersi come semplice vandalismo (il quadro, protetto da un vetro, non ha riportato danni, come era nelle intenzioni delle cittadine), ma della manifestazione di un amore viscerale per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei governi possono essere tutelate – continuano gli attivisti – Per questo le azioni dirette nonviolente continueranno finché i cittadini non avranno risposta dal proprio governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di investimento in almeno 20 GW di rinnovabili”.