Cambio di colore per Rosolini e Solarino, i due piccoli comuni nel siracusano già blindati con una prima ordinanza regionale (32/2021) dal 4 al 14 aprile e una successiva proroga (ord. Reg. 40/2021) fino al 22 aprile, da domani passeranno in zona arancione.
A Rosolini, oggi, sono stati registrati solo 6 nuovi casi di positività al covid. Sono 137 i casi totali e 3 i guariti.
È stato il commissario straordinario Giovanni Cocco, ad annunciare il ritorno a partire da domani, 23 aprile, nella zona arancione. “Possiamo guardare con ragionata fiducia alle prossime settimane grazie all’effetto delle misure attuate e all’accelerazione del piano vaccinale promosso – ha dichiarato Cocco -. È fondamentale, comunque, che non venga meno da parte della cittadinanza il massimo rispetto delle attenzioni e delle misure di prevenzione. Questi segni di miglioramento sono preziosi e vanno difesi con i nostri comportamenti”.
Anche Solarino, quindi, si presta a lasciare la zona arancione rafforzata e le forti restrizioni. Oggi sono 42 i positivi attuali ufficialmente comunicati da parte dell’Asp territoriale. Sono 38 gli isolamenti fiduciari.
A confermare la notizia è il primo cittadino, il sindaco Sebastiano Scorpo. “Da questa mattina il “Tampone Day” – ha inoltre annunciato il sindaco a mezzo social -, cioè la possibilità di fare i tamponi rapidi antigenici per tutta la popolazione scolastica e dei genitori degli studenti. I tamponi si svolgeranno in modalità “drive in” e l’esito del tampone avverrà in pochi minuti. A tutte le famiglie che saranno presenti -aggiunge Scorpo-, verranno distribuite mascherine chirurgiche e nei prossimi giorni a tutto il resto della cittadinanza” – conclude il sindaco di Solarino.
Ricordiamo che a decretare il passaggio dei Comuni in “zona rossa” è stata un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, adottata su richiesta dei sindaci dei comuni in provincia di Siracusa, perché l’Asp ha rilevato che i nuovi casi Covid settimanali, hanno superato la soglia numerica (250 casi su 100 mila abitanti) indicata dal decreto legge n. 30 del 13 marzo 2021.
Per questo motivo, nei giorni scorsi, al regime di lockdown si sono aggiunti i comuni di Lentini e Carlentini che saranno in zona rossa dal 17 fino al 28 aprile (ord. Reg. 42/2021). A chiudere il cerchio Ferla e Buccheri blindate dallo scorso 19 aprile, fino al prossimo 30 aprile (ord. Reg. 44/2021).
A Carlentini, ad oggi, i casi totali sono 77, con 4 nuovi positivi al covid registrati nelle ultime 24 ore. Il sindaco Giuseppe Stefio ha commentato i dati con un certo ottimismo. “Analizzando i numeri di oggi – spiega Stefio – e andando a ritroso di una settimana, abbiamo avuto solo 27 nuovi casi. Ai fini dell’incidenza per il passaggio in zona rossa, il dato per Carlentini è di 43 casi. Ricordo che siamo passati in zona rossa, lo scorso 17 aprile, per sole tre unità. Al momento ci troviamo, quindi, al di sotto di quella soglia. Questo lascia presagire, con molta probabilità, che Carlentini potrà tornare in zona arancione”.
I casi di contagio nel comune di Ferla, aggiornati nelle ultime 24 ore, sono 36, mentre i guariti sono 55 dalla data del primo positivo della nostra comunità. Gli ultimi dati vedono solo 4 cittadini positivi e il contagio di 3 appartiene a nuclei preesistenti.
A Buccheri, al momento, sono confermati 19 casi positivi e 29 soggetti posti in quarantena in quanto contatti diretti. Il sindaco, Alessandro Caiazzo commentando i dati giornalieri ha detto: “Crediamo che la situazione sia quasi definita e, salvo uno o due casi ancora in attesa di tampone molecolare, pensiamo di aver fermato la diffusione del virus. Fermo restando che il giorno 26 attendiamo i tamponi molecolari di fine quarantena delle classi quarta elementare e terza media”.
Dal comune di Lentini, sono 148 i casi positivi totali. “La zona una sofferenza per tutta la città, un sacrificio che ognuno di noi avrebbe voluto evitare – ha dichiarato il sindaco, Saverio Bosco, in un recente post sui social -. A nessuno piace questa condizione, ma a nessuno altresì piacerebbe avere a che fare con il virus e con le conseguenze nefaste che potrebbe causare. Buon senso, rispetto delle regole e vaccini sono le armi per cominciare ad uscire da questo incubo – conclude il primo cittadino – le polemiche, la caccia all’untore contribuiranno soltanto a rendere più difficile questo già complicato periodo”.
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