Arrivano segnali del ministero dell’Economia e delle Finanze che preannunciano lo slittamento al 15 settembre 2024 del termine di pagamento della quinta rata della cosiddetta rottamazione quater. Con il comunicato stampa n. 96 del 5 agosto 2024, diffuso alle ore 20, ossia in un’ora del giorno in cui i contribuenti meno coraggiosi e più ligi al dovere fiscale (quelli che temevano il mancato differimento del termine) avevano già pagato quanto dovuto secondo i termini consueti, il Mef, oltre a confermare, seppure informalmente, il differimento della citata rata della definizione agevolata delle cartelle di pagamento, ha fatto pure sapere che, contrariamente a quanto apparso su alcuni organi di stampa, non sono allo studio misure volte a riaprire i termini della rottamazione quater, ovvero ad estenderne l’ambito di applicazione al 2023.
Nel frattempo si apprende che è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 182 del 5 agosto 2023, il Dlgs 5 agosto 2024, n. 108, il quale contiene disposizioni correttive e integrative di tre decreti legislativi emanati in attuazione della legge delega per la riforma fiscale n. 111/2023. Si tratta, peraltro, del Decreto che, all’articolo 6, contiene anche la tanto attesa disposizione che, seppure non parlando espressamente di differimento di termini, di fatto conferma la validità del pagamento della quinta rata della rottamazione quater, in scadenza al 31 luglio 2024, se effettuato entro il prossimo 15 settembre.
Un atteggiamento legislativo che, come avviene spesso, richiama alla memoria il famoso detto, certamente non condiviso dalle persone più rispettose delle norme, “morte e pagamento il più tardi possibile”.