Sanità

RT nazionale al 1,16, Rezza, vaccinare 500mila persone al giorno

L’RT nazionale resta fermo a 1,16, lo stesso valore della scorsa settimana.
E’ quanto si apprende nel monitoraggio dell’Iss-Ministero Salute: “Credo sia difficile dire oggi quando ciascun cittadino potrà essere vaccinato”
ha affermato il Direttore Generale della Prevenzione Giovanni Rezza, che puntando alle 4-500mila vaccinazioni conferma le difficoltà legate ad una completa immunizzazione.

“Naturalmente sono state date delle priorità, che sono contestabili ma che servono quando le dosi di vaccino sono limitate: dopo anziani si stanno vaccinando insegnanti e Forze armate. Si è poi deciso di procedere per fasce di età decrescenti e persone fragili. L’obiettivo è vaccinare 4-500mila persone al giorno, il più possibile entro poco tempo”, ha aggiunto Rezza durante la conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute in seguito al pronunciamento dell’Ema sul vaccino AstraZeneca.

Interventuo anche sul tema vaccni, Rezza esprime il suo dissenso in merito al freno: “La revoca della sospensione è un grande sollievo perchè dobbiamo accellerare la campagna vaccinale. A fronte dei rarissimi eventi avversi dobbiamo invece considerare che abbiamo ora incidenza elevata di Covid nel Paese con 150 casi per 100mila abitanti. Rinunciare ora ad una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso”.

Conferme che arrivano anche dalle parole del presidente del Css Franco Locatelli, che in merito ai 25 casi di trombosi su 20mln di vaccini ha detto: “Abbiamo valorizzato il principio della massima precauzione arrivando alla sospensione temporanea del vaccino di AstraZeneca. E’ stato valutato che su 20 mln di persone vaccinate in Ue e Gb, non ci sono evidenze che il vaccino AstraZeneca, che copre al 100% per forme gravi, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. In tutto ci sono 25 casi trombotici su 20 mln di vaccinati e non è dimostrabile un nesso di causalità e ricordiamo che l’infezione Covid è assai più pericolosa anche per questo tipo di infezioni”.

Infine l’Iss osserva un ulteriore aumento dell’incidenza a livello nazionale, che supera la soglia di 250 casi settimanali per 100.000, che impone il massimo livello di mitigazione possibile. Nel periodo 12-18 marzo 2021 è risultata di 264 per 100.000 abitanti. La scorsa settimana il valore era di 225,64 per 100.000.