Consumo

Saldi estivi, spesa media di 270 € a famiglia

CATANIA – L’estate non significa soltanto sole e mare ma anche saldi. Il 6 luglio scorso sono infatti scattati ufficialmente gli sconti in tutte le regioni italiane dopo l’anticipo di Campania, Basilicata e Sicilia, dove le vendite di fine stagione sono iniziate tra il 29 giugno ed il 2 luglio.

Secondo un’indagine condotta da SWG per Confesercenti su un campione di consumatori residenti in Italia, quest’anno i saldi estivi raggiungono numeri record: oltre 14,6 milioni di italiani, il 33% dei consumatori maggiorenni, ha infatti già deciso di approfittare dell’occasione per una spesa media di 270 euro a famiglia, circa 104 euro in media a persona:

In base ai dati racconti da SWG, i clienti si muoveranno soprattutto nei primi giorni dei saldi: il 53% prevede di comprare nella prima settimana. In particolare, nel primo fine settimana di luglio erano previsti circa 2,5 milioni di clienti. Nel mirino soprattutto calzature, indicate dal 52%., seguite nella classifica dei prodotti più desiderati da maglie e magliette (46%), pantaloni e gonne (34%), vestiti estivi femminili (32%) e camicie (28%). Il 16%, invece, cercherà costumi da bagno, parei e altri articoli per il mare, mentre un 12% è alla ricerca di vestiti estivi da uomo. L’11% invece è concentrata sugli accessori: dalle cinture ai cappelli fino ai foulard.

Anche quest’anno, o sarebbe meglio dire specialmente, particolare attenzione al prezzo dei prodotti scontati: il 39% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di voler approfittare dei saldi per risparmiare il più possibile, una quota in decisa ascesa rispetto al 31% rilevato la scorsa estate. Ma dall’altra parte c’è un 54% di clienti che cerca la qualità, e userà le vendite di fine stagione per portarsi a casa un capo di qualità ad un prezzo accessibile.

I saldi si confermano un evento ancora largamente poco digitale: la maggior parte assoluta dei clienti – il 67% – preferisce infatti, recarsi in un negozio fisico per i suoi acquisti, mentre si rivolgerà all’online solamente il 10%, mentre il 23% non sa di cosa.

Particolare poi è l’ascesa dei cosiddetti “furbetti del camerino”: il 69% di chi acquista sul web ha ammesso di provare i vestiti nei negozi reali, per poi, però, comprare online: il 17% lo fa sempre, il 52% a seconda del prodotto.

La concorrenza sleale di chi pratica saldi illegali, in anticipo sui tempi stabiliti e fuori dalle regole previste per le vendite di fine stagione condiziona, e non poco, le attività dei commercianti. Il 26% dei consumatori – oltre uno su quattro – ammette di essere stato contattato personalmente per offerte legate a pre-saldi irregolari che, secondo le stime di Confesercenti, valgono ormai quasi ben 600 milioni di vendite.

In merito a questa tematica si è espresso il Presidente di Fismo Confesercenti, Roberto Manzoni, che ha dichiarato: “Le famiglie italiane cercano di risparmiare, ed i saldi estivi sono l’occasione ideale, visto anche l’assortimento record presente nei negozi dopo una primavera difficile per le vendite, frenate dall’incertezza dei consumatori e da un meteo pazzo”, ma serve intervenire sulla babele dei finti saldi. La situazione è ormai fuori controllo –ha aggiunto Manzoni – le vendite di fine stagione irregolari dilagano, una forma di concorrenza sleale che non danneggia solo le imprese che seguono la normativa, ma anche i clienti. Si tratta infatti di eventi completamente fuori legge, che non rispettano neanche le regole su scontistica e trasparenza. Bisogna mettere un freno a questa deriva: servono più controlli”.