PALERMO – Il gap Sicilia-Italia si conferma anche nell’ambito dei servizi di salute mentale. Infatti, secondo i dati contenuti all’interno del rapporto “Salute mentale” redatto dal Sistema informativo per la salute mentale del ministero della Salute, nell’Isola si registra un numero ben inferiore di posti letto rispetto a quanto osservato mediamente a livello nazionale: nel dettaglio, nella nostra regione si contano di 1.622 posti letto nelle 72 strutture residenziali, pari a 3,9 posti ogni 10 mila abitanti (contro una media nazionale di 5,1 ogni 10 mila abitanti) e 769 posti nelle 51 strutture di tipo semiresidenziali, corrispondenti a 1,8 posti ogni 10 mila abitanti (contro una media italiana pari a 2,9 ogni 10 mila abitanti).
Relativamente al disturbo trattato, in Sicilia così come nel resto d’Italia, la prevalenza più alta riguarda schizofrenia ed altre psicosi funzionali, depressione, demenze ed altri disturbi mentali organici. Mentre appare decisamente più contenuta l’incidenza di trattamenti per disturbi di alcolismo e tossicodipendenza e per disturbi della personalità e del comportamento.
In termini assoluti, in Sicilia nel corso del 2019 sono stati sottoposti a trattamento 78.480 utenti, di cui 39.471 uomini e 39.273 donne. La metà degli utenti trattati nell’Isola ha più di 55 anni: infatti, sono 15.869 gli utenti tra i 55 e i 64 anni di età, 9.825 quelli tra i 65 e i 74 anni e 13.081 chi ha più di 75 anni (per un totale di 38.775 utenti). Un’incidenza molto più contenuta caratterizza gli utenti fino ai 34 anni di età: infatti, nella nostra regione se ne contano 3.914 tra i 18 e i 24 anni e 7.765 tra i 25 e i 34 anni.
Per quanto riguarda l’incidenza degli utenti trattati in rapporto alla popolazione, in Sicilia appare ben superiore rispetto a quella osservata mediamente a livello nazionale: infatti, si parla di 187,5 utenti trattati ogni 10 mila abitanti, contro una media italiana pari a 166,6 ogni 10 mila abitanti. Quanto al genere, contrariamente a quanto accade a livello nazionale, è più alta la prevalenza di utenti trattati di sesso maschile: infatti, nell’Isola la prevalenza di utenti di sesso maschile si attesta a 194,9 ogni 10 mila abitanti, contro 180,7 ogni 10 mila abitanti tra gli utenti di sesso femminile (a livello nazionale si parla rispettivamente di 160,1 e 172,5 ogni 10 mila abitanti).
Un’incidenza più contenuta di posti disponibili unita ad una prevalenza più elevata di utenti trattati si traduce inevitabilmente in un minor numero di prestazioni erogate per ciascun utente. Infatti, nel corso del 2019 in Sicilia ogni utente in trattamento ha beneficiato di 9,7 prestazioni (contro una media nazionale pari a 14,2 prestazioni pro capite), per un totale di 709.900 prestazioni erogate. Il Friuli Venezia Giulia è la regione con il numero maggiormente elevato di prestazioni per utente (50,9, cinque volte tanto quelle erogate in Sicilia), seguono a distanza Toscana e Umbria (entrambe le regioni hanno erogato in media 24,2 prestazioni ad ogni utente trattato). Mentre valori più contenuti rispetto a quelli siciliani sono stati registrati solo in Abruzzo (6), Molise (6,4) e Campania (7,3).