Il congresso della ripartenza. Lo ha ribattezzato così, Francesco Basile, nel dare il via al 123° Congresso nazionale della società italiana di chirurgia, in programma a Catania fino al 29 settembre.
“Dopo un anno e mezzo in cui sono stati rinviati circa 400 mila interventi di chirurgia generale e in cui le liste di attesa si sono allungate a dismisura, finalmente partiamo – ha detto Basile, presidente del Congresso -. Dobbiamo recuperare e questo è un momento importante per parlare di tecnologia, per confrontarci tra noi e con le nuove generazioni, reso possibile anche grazie a chi ci è stato accanto: Comune, Regione, Università e tutti coloro che hanno lavorato intensamente per rendere tutto questo possibile”.
Di tecnologie applicate alla chirurgia ha parlato Luigi Piazza, copresidente del Congresso. “Sarà dato ampio spazio a tutte le discipline chirurgiche – ha detto – ma soprattutto avremo modo di confrontarci con i migliori chirurghi d’Italia che porteranno il contributo della propria esperienza”.
Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha evidenziato la ricaduta importante dell’evento non solo su Catania ma su tutta l’Isola. “Godiamoci la presenza di centinaia di chirurghi che conferisce grande autorevolezza a questa città e a questa isola nel momento della ripresa e della ripartenza – ha evidenziato Musumeci. Grazie quindi al professore Basile e al professore Piazza per averci portato questo evento”.
L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha sottolineato lo sforzo messo in campo dalla Regione per affrontare l’emergenza sanitaria.
“Quando i giorni della pandemia hanno chiamato alla difficoltà della scelta su cosa si dovesse fare, la nostra Regione, merito dei professionisti che operano nel sistema sanitario, è stata quella che meno di tutte ha chiuso le attività ordinarie”, ha detto l’assessore, ricordando anche l’aumento importante di posti letto in terapia intensiva, passati dai 350 iniziali agli oltre 700 di oggi. “Ecco perché è importante questo momento ed è significativo”.
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute e chirurgo, ha parlato di “un momento importante in cui i chirurghi si confrontano dopo un anno e mezzo che ha visto il momento della chirurgia duramente colpito non solo in termini di decessi ma anche di attività chirurgiche diminuite in tutta Italia. Servirà adesso un piano straordinario di recupero di tutte queste attività”.