La poltrona di Nicoletta

Salvatore Bonajuto, lo sguardo attento e rispettoso rivolto alle donne

Salvatore Bonajuto, ospite della mia “Poltrona” si è laureato in agraria, da sempre si dedica alla riscoperta e valorizzazione della sua terra, anche imprenditorialmente e come paesaggista.

Vent’anni fa, con grande sforzo e grande amore ha restaurato la Cappella Bonjauto, bene di famiglia per restituirlo e renderlo fruibile alla città di Catania. Nel campo artistico, dopo numerosi viaggi, all’improvviso, quasi al termine di una lunga maturazione attraverso molte diverse esperienze creative, riprende a mettere sulla tela ricordi di viaggio prima ed immagini che lo impressionano poi.

Trova infine grande soddisfazione nella velocità di esecuzione nell’uso dei colori acrilici (dopo aver risperimentato l’acquarello) su vari supporti: tela, legno, intonaco. Abbandona quasi completamente il pennello per la spatola con la quale gestisce colori ora liquidi, ora pastosi. In continua sperimentazione sulla tela, utilizza diversi materiali passando dall’acqua, al gesso, all’argilla. Molto vicino a quella che viene chiamata ‘action painting’ egli ritiene che un semplice gesto veramente consapevole possa creare un momento d’arte e di autentica condivisione, fino a diventare scultore come si evince dalla sua ultima mostra.

La sua ultima mostra

Il 25 novembre nelle sale del prestigioso Museo Civico di Castello Ursino si è inaugurata la sua ultima mostra personale intitolata “Innocenti Consuetudini”. Una mostra che attraverso le sue opere invita i visitatori a riflette sul drammatico fenomeno della violenza di genere.

Non è un caso, che di fatto, sia stata proprio scelta la data del 25 novembre, giorno in cui celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

In esposizione una serie di sculture che partono dalla rappresentazione di Adamo ed Eva”, proseguendo tra  “Dee offese”, “Argille”, “Sirene”, “Amazzoni”, “Guerriere”, “Sante”, come la Patrona di Catania Sant’Agata fino ad arrivare alla Sirena intitolata Metamorfosi che chiude il percorso.” Prima sirena, poi donna, muta e cambia pelle. In questo processo di esfoliazione sta per acquistare la posizione eretta, che caratterizza gli esseri pensanti che noi chiamiamo umani”.

Sguardo attento da grande osservatore

Salvatore Bonajuto è da sempre un grande osservatore della natura. Questa osservazione lo ha portato a guardarsi dentro e a sviluppare quella sensibilità che oggi estrinseca attraverso le sue opere rivolte all’animo femminile, troppe volte abusato e non rispettato.

Un sguardo attento e rispettoso rivolto a noi donne, che l’assessore Barbara Mirabella così descrive, in piena sintonia con il maestro.

“Diviene donna per alzare la testa e camminare libera sulle sue gambe. Le donne della mostra, sono donne che generano curiosità, che lanciano messaggi ed invitano alla riflessione, all’immaginario, ma al contempo alla realtà; donne forti, eroine, in un mondo che spesso le vuole capovolte e sfigurate dai segni inflitti dal tempo. Erano amazzoni, e ancora oggi siamo amazzoni. Non abbiamo bisogno di portare con noi arco e frecce, ci basta il cervello e la forza d’animo”.

La mostra Innocenti Consuetudini sarà visitabile al Museo Civico “Castello Ursino” fino al 5 Febbraio 2022.

Nicoletta Fontana