Intervista

Catania e l’eterno problema dei rifiuti, l’assessore Tomarchio: “Ecco come intendiamo agire”

Interviene al QdS Salvo Tomarchio, assessore con delega ad Ambiente, Politiche del Mare, Ecologia, Parchi e Verde pubblico del Comune di Catania.

Assessore, vi siete insediati poco più che tre mesi fa. Mi vuole parlare della vostra strategia relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti? Come volete risolvere i problemi attuali?
“Stiamo cercando, sin dal primo giorno, di darci obiettivi che ci permettano di avere una visione di questa città, di pensarla come una città a vocazione turistica, europea e vivibile. È evidente che, se immaginiamo questo modello, pensiamo a una città pulita, decorosa, in cui non si cammini avvertendo cattivi odori. Al nostro insediamento abbiamo trovato un contratto già in essere e una gara già espletata, un punto di partenza. La società di gestione del ‘lotto centro’ oggi si deve confrontare con un’amministrazione che non fa sconti a nessuno, visto che la gestione nel nostro centro presentava una serie di soluzioni operative che andavano corrette e migliorate. Lo stesso capitolato d’appalto, una volta analizzato, dimostrava diverse criticità come, ad esempio, la mancanza dello spazzamento della cenere in una città costruita ai piedi di un vulcano oppure una stima sulla raccolta che tenesse conto dei flussi turistici, circa 100.000 turisti al giorno, che si sommano a quelli dei residenti. Oltre a questo ci sono obiettivi operativi a breve, medio e lungo termine”.

Perfetto. Cominciamo da quelli a breve termine…
“È chiaro che, nel breve periodo, abbiamo la necessità di dare una risposta ai cittadini innanzitutto con una serie di migliorie immediate. Nel caso dell’installazione delle telecamere, che avrebbero dovuto essere installate sette anni fa, abbiamo definito che dovranno essere attivate subito, abbiamo aumentato i controlli dedicando diverse pattuglie dei vigili urbani all’attività di controllo e, in prima persona, stiamo girando per la città assieme agli operatori. Con la variante abbiamo aumentato e intensificato lo spazzamento e il lavaggio delle strade, il raddoppio del servizio per la rimozione dei diversi sacchi abbandonati dai cittadini, ogni due settimane sarà effettuato il c.d. ‘Eco-tour’, ossia saranno posizionati cassonetti mobili per il conferimento di quanto è derivato dallo svuotamento delle cantine o dal cambio di mobilio, cercando di fare entrare il cittadino nella logica che è più conveniente utilizzare un servizio sotto casa che non abbandonare questa tipologia di rifiuti. Abbiamo chiesto 1500 cestini nuovi e chiesto lo svuotamento quattro volte al giorno. Inoltre abbiamo previsto il riordino dei mercati comunali”.

Nel medio periodo invece?
“Abbiamo iniziato un’attività educativa nelle scuole, previsto un’attività di comunicazione efficace, inauguriamo quattro centri di raccolta quest’anno e altri sei il prossimo e, inoltre, abbiamo previsto un sistema di premialità per chi conferisce nel modo corretto i rifiuti”.

Invece a lungo termine cosa avete previsto?
“Vogliamo identificare, all’interno di Catania, delle micro-zone in cui sia possibile realizzare esempi virtuosi e attivare una sorta di orgoglio/concorrenza tra i cittadini per far capire che, zona dopo zona, il problema dei rifiuti piò essere risolto. Vogliamo dare ai cittadini i mezzi adeguati e indicare il modo con cui realizzare una città vivibile”.