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Samothrace, nasce l’ecosistema dell’innovazione in Sicilia

Un progetto con 120 milioni di euro di budget da impiegare in tre anni, uno dei maggiori investimenti singoli in Sicilia nella «Mission 4» del Pnrr. In Sicilia si presenta SAMOTHRACE (acronimo che sta per SiciliAn Micro and NanO TecHnology Research and InnovAtion Center).

Si tratta di un progetto che mira allo sviluppo strategico di 6 aree dell’isola con il supporto di micro e nanoelettronica. Prevede il contributo di 17 membri fondatori e 28 partner complessivi. Tra questi ultimi figurano 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese.

Cos’è SAMOTHRACE

Verranno presentati domani, martedì 14 giugno, nell’Aula Magna di Palazzo Università a Catania 9 progetti ‘raggio’ – caratterizzati ciascuno da azioni e obiettivi specifici – coordinati con il progetto principale coordinato dall’Università di Catania, soggetto proponente. Sono sei le aree di applicazione: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute, Beni culturali.

Si prevedono assunzioni per 115 ricercatori, 69 borse di dottorato di ricerca, 8 milioni di euro per “bandi a cascata” destinati a ulteriori realtà industriali da coinvolgere.

Sono alcuni dei numeri dell’Ecosistema dell’innovazione SAMOTHRACE, che ha appena superato la seconda fase di selezione del ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del quadro di attuazione del Pnrr.

SAMOTHRACE è una delle 11 proposte approvate in tutta Italia, di queste solo quattro ricadono nelle regioni meridionali.

Un progetto per la Sicilia

Dopo la nascita del Polo regionale della ricerca, il programma SAMOTHRACE è stato inoltre inserito come azione strategica per la Sicilia nell’ambito del piano 2021-27. Rappresenta una grande possibilità per le enormi potenzialità del binomio impresa/ricerca regionale.

SAMOTHRACE esalterà le caratteristiche e le vocazioni del territorio. In particolare le tecnologie abilitanti della micro e nano elettronica, delle quali Catania rappresenta il fulcro, saranno il “fil rouge” delle attività. L’obiettivo sarà realizzare un meccanismo virtuoso di trasferimento e valorizzazione della conoscenza a beneficio del tessuto industriale e della società civile.

Sfrutterà tutte le novità che si muovono sul territorio regionale. Individuerà e supporterà, infatti, le interazioni tra le competenze di ricerca delle università/centri di ricerca regionali e le visioni imprenditoriali presenti.

Il nome dell’ecosistema – che si propone di essere un ‘catalizzatore per l’innovazione’ – si richiama anche al mito greco della «Nike». Si tratta della celeberrima statua dell’isola di Samotracia, oggi conservata al Louvre, che rappresenta la vittoria alata. L’ambizione è quindi quella di utilizzare le ali della microelettronica e delle microtecnologie per portare la Sicilia a realizzazioni di successo; realizzazioni che possano avere un impatto tangibile, sia sullo sviluppo del tessuto sociale che di quello industriale.

L’auspicio finale è quello di riuscire andare ben oltre il perimetro industriale e di varcare i confini regionali, interessando positivamente la società tutta ed esportando il know-how made in Sicily in ambito nazionale ed internazionale.