Il 4 ottobre si celebra San Francesco d’Assisi, nato Giovanni di Pietro di Bernardone e considerato patrono principale d’Italia dal 1939. Chi si chiama Franco o Francesca festeggia l’onomastico oggi (alcuni, però, festeggiano in occasione delle celebrazioni di San Francesco di Paola il 2 aprile).
Tra le opere principali del santo del giorno si ricorda il celebre Cantico delle Creature, uno dei testi più noti della tradizione letteraria italiana. Una curiosità: il 4 ottobre, proprio in onore di San Francesco, è anche la Giornata mondiale degli animali.
Nato ad Assisi nel 1181/1182 circa con il nome di Giovanni di Pietro di Bernardone, San Francesco viveva una vita agiata e aveva una famiglia benestante. Ciò nonostante, dopo la conversione visse in assoluta povertà e rimase sempre profondamente ascetico.
In gioventù partecipò anche a delle guerre, in particolare a quella che contrappose la sua Assisi a Perugia nel 1202. In quell’occasione scese in campo a fianco dei ghibellini e venne perfino rinchiuso in carcere dopo essere stato catturato.
Sembra che il futuro San Francesco d’Assisi intendesse partecipare anche alla quarta crociata, ma una malattia e una notte piena di rivelazioni nella chiesa di San Sabino cambiò idea. E cambiò anche modo di vivere, dedicandosi alla preghiera, alla meditazione e alla cura dei lebbrosi.
Questa esperienza, secondo le agiografie sulla vita del santo, potrebbe essere stata all’origine della sua conversione. Nel 1209, assieme ai suoi primi 12 compagni, ottenne l’approvazione di papa Innocenzo III e fondò il suo “Ordo fratrum minorum“, cioè l’Ordine francescano.
Chi seguiva San Francesco d’Assisi – tra loro c’erano anche delle donne, come Chiara Scifi, fondatrice dell’ordine delle Clarisse – viveva nella povertà e praticando la carità. Morì il 3 ottobre del 1226, in quello che si dice fosse il suo “luogo santo” preferito: la Porziuncola di Assisi. Le sue spoglie si trovano nella Basilica di San Francesco d’Assisi dal 1230, che ogni anno attira numerosi fedeli da tutta Italia.
Nel 1939 papa Pio XII lo proclama principale patrono d’Italia. La Chiesa Cattolica celebra la sua memoria il 4 ottobre. La storia del “Poverello d’Assisi” è stata celebrata in numerose opere letterarie, musicali e artistiche: tra queste si ricordano il primo film sulla vita del santo, intitolato proprio “Il poverello d’Assisi” (1911, film muto) e “Fratello Sole, Sorella Luna” di Franco Zeffirelli. Tra le opere artistiche, una menzione va alla scultura di San Francesco di Donatello, conservata nella Basilica di Sant’Antonio da Padova.
Di seguito una preghiera a San Francesco, tratta dal sito sanfrancescopatronoditalia.it:
Preghiera a San Francesco di Giovanni Paolo II
Tu che hai tanto avvicinato il Cristo alla tua epoca,
aiutaci ad avvicinare il Cristo alla nostra epoca,
ai nostri difficili e critici tempi.
Aiutaci!
Questi tempi attendono Cristo con grandissima ansia.
Non saranno tempi che ci prepareranno ad una rinascita in Cristo,
ad un nuovo Avvento?
Noi, ogni giorno,
nella preghiera eucaristica esprimiamo la nostra attesa,
rivolta a lui solo,
nostro Redentore e Salvatore,
a lui che è compimento della storia dell’uomo e del mondo.
Aiutaci, san Francesco d’Assisi,
ad avvicinare alla Chiesa e al mondo di oggi il Cristo.
Tu, che hai portato nel tuo cuore le vicissitudini dei tuoi contemporanei,
aiutaci, col cuore vicino al cuore del Redentore,
ad abbracciare le vicende degli uomini della nostra epoca.
I difficili problemi sociali, economici, politici,
i problemi della cultura e della civiltà contemporanea,
tutte le sofferenze dell’uomo di oggi,
i suoi dubbi, le sue negazioni,
i suoi sbandamenti, le sue tensioni,
i suoi complessi, le sue inquietudini,
Aiutaci a tradurre tutto ciò
in semplice e fruttifero linguaggio del Vangelo.
Aiutaci a risolvere tutto in chiave evangelica,
affinché tu stesso possa essere
“Via – Verità – Vita” per l’uomo del nostro tempo.
Amen.