C’è anche l’ex comandante della Polizia municipale di San Giuseppe Jato, oggi in pensione, tra gli indagati del blitz antimafia ‘Jato Bet’ eseguito dai carabinieri.
E’ indagato per accesso abusivo a un sistema informatico e gli è stata notificata la misura della sospensione dall’ufficio o servizio.
“A lui viene contestato di essersi introdotto abusivamente nel sistema informativo dell’Aci – spiegano gli investigatori dell’Arma – per verificare l’intestatario della targa di un veicolo da cui erano stati scaricati rifiuti edili in un’area monitorata da telecamere comunali”.
Secondo l’accusa il pubblico ufficiale avrebbe riferito, per sua iniziativa, l’esito dell’accertamento informatico svolto a Giuseppe Antonio Bommarito, figlio di Giuseppe, storico esponente di ‘Cosa Nostra’ e già condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione per associazione di tipo mafioso ed estorsione (sentenza divenuta irrevocabile nel 2006), “consentendogli di provvedere al ripristino dello stato dei luoghi”.