News - Cronaca

Prorogato fino al 3 maggio a San Gregorio di Catania il divieto di accesso alle strutture comunali

SAN GREGORIO – Il sindaco di San Gregorio, Carmelo Corsaro, tenuto conto dei consigli emanati dal ministero della Salute e delle raccomandazioni diffuse dall’Organizzazione mondiale della sanità, ha emesso una nuova ordinanza nella quale ha prorogato l’assetto regolamentare dell’accesso dell’utenza alle strutture, sedi ed uffici comunali fino al 3 maggio fatte salve eventuali proroghe.

Le proroghe riguardano la chiusura al pubblico del cimitero comunale; la sospensione delle attività mercatali del martedì e della domenica su tutto il territorio comunale; la sospensione del ricevimento al pubblico degli uffici comunali; la chiusura di bagni pubblici.

Le modalità di interlocuzione con gli uffici comunali, ribadisce l’ordinanza, sono quelli della comunicazione telematica o telefonica, ai riferimenti di contatto reperibili sul sito istituzionale www.comune.sangregoriodicatania.ct.it. L’Amministrazione ha ricordato ai cittadini, inoltre, che i servizi di stato saranno garantiti previo appuntamento telefonico o telematico.

Infine, viene precisato nel documento sindacale che altre proroghe potranno verificarsi in caso di necessità. “Al momento – fa sapere il primo cittadino – il territorio sangregorese è sotto controllo, il Corpo di Polizia locale è in forza e svolge un lodevole lavoro insieme agli altri operatori dei Servizi sociali e dei volontari di associazioni locali”.

“Da una settimana – ha continuato il sindaco Corsaro – abbiamo iniziato la distribuzione dei beni di prima necessità a quelle famiglie in difficoltà economiche che hanno fatto richiesta al Comune. Fra qualche giorno – infine – sarà assegnata la Card da utilizzare per l’acquisto di prodotti farmaceutici, para-farmaceutici e beni di prima necessità negli esercizi commerciali localizzati all’interno del territorio sangregorese”.

Impegnata sul territorio è anche la Misericordia di San Gregorio, coordinata da Rosario Vaccaro, con il “pronto spesa” e “pronto farmaci”. Chi non può uscire di casa e non ha chi mandare per approvvigionarsi di alimentari e farmaci può chiamare la Misericordia e usufruire di questo servizio fin’ora svolto esclusivamente dai volontari ma a partire da oggi anche dai giovani del servizio civile, rientrati oggi dopo la “sosta covid-19” iniziata l’11 marzo.