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Sanità: concluso con tre “live surgery” il XXIX congresso di urologia

Con tre “live surgery” in diretta dalle sale operatorie della Fondazione Giglio di Cefalù si è concluso il 39 esimo congresso della Società Siculo Calabra di Urologia (SSCU).

Oltre 200 urologi hanno preso parte a Cefalù ai lavori congressuali, assistendo a interventi di endourologia, laparoscopia e robotica e prendendo parte a momenti formativi dedicati ai diversi approcci chirurgici e ai trattamenti combinati di radioterapia e oncologia.

“E’  stata un’occasione di confronto tra i massimi esperti del settore – ha detto Francesco Curto, responsabile dell’urologia del Giglio di Cefalù e presidente del Congresso – nello spirito di crescita professionale che contraddistingue l’operato della Società siculo calabro. Tanti pazienti hanno preferito curarsi, in questi anni, nelle nostre strutture trovando sia eccellenze umane che tecnologiche. I numeri di oggi – ha concluso Curto – certificano una drastica riduzione dei cosiddetti viaggi della speranza” .

I lavori del congresso sono stati aperti dall’intervento di saluto del presidente della Fondazione Giglio, Giovanni Albano. Quest’ultimo ha illustrato alcuni obiettivi raggiunti dall’urologia del Giglio anche attraverso l’utilizzo del robot nella prostactomia radicale. Alla fine del congresso il saluto del presidente della Società Siculo-Calabra di Urologia, Rosario Leonardi.