Economia

Sanità, Sbarra: “No a tagli, assistenza sia omogenea sul territorio”

La volontà annunciata dal governo di tornare ad investire risorse sulla sanità pubblica è una buona notizia. Ma per dar gambe ad un solido progetto di rilancio serve il reale coinvolgimento di tutti gli attori, comprese le parti sociali. Da qui la nostra richiesta all’Esecutivo ed alle Regioni di avviare un confronto stabile verso un’intesa che metta al centro il nodo delle risorse, investimenti, assunzioni e stabilizzazioni che garantiscano il diritto alla salute in tutto il Paese”. È quanto ha sottolineato il leader della Cisl, Luigi Sbarra, in un intervento pubblicato oggi dal ‘Corriere della sera’.

Il leader della Cisl: “Urgenza impellente”

“Si tratta di un’urgenza impellente. Tanto più alla luce dell’esperienza maturata con la pandemia, che – prosegue – ci ha visto pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane, anche in ragione di un servizio sanitario nazionale depotenziato dalla drastica riduzione di risorse che, nell’arco di oltre un decennio, ha marcato in profondità il Paese”, ha sottolineato Sbarra secondo cui “la sanità é stritolata nella morsa di insani meccanismi rigoristi e da tagli ingiustificabili che hanno prodotto una vera desertificazione: personale ridotto all’osso, aumento di carichi di lavoro sui dipendenti, mancato ricambio generazionale, incremento del precariato, ospedali obsoleti e insicuri, servizi territoriali impoveriti, scarsa cultura della prevenzione, diseguaglianze geografiche e socio-economiche marcate”.

“Inadeguatezza dei servizi e liste di attesa interminabili”

Per il numero uno della Cisl “la situazione è del tutto inadeguata a garantire i livelli essenziali di assistenza omogenei sul territorio nazionale e che, specialmente al Sud, producono inadeguatezza dei servizi, liste di attesa interminabili, mobilità passiva, ritardi siderali nella medicina territoriale, nella domiciliarità, nel sostegno socio-sanitario. Servono soluzioni stabili, investimenti strutturali orientati da una programmazione concertata”. Per Sbarra “su una cosa si può essere certi: la qualità dei servizi è direttamente proporzionale alla qualità del lavoro. Le lavoratrici e i lavoratori rappresentano la colonna portante della riorganizzazione del sistema socio-sanitario”, ha concluso Sbarra.