Società

Sanremo 2021, grandi ospiti, ma vincono le donne e l’a-gender

L’edizione 2021 del Festival di Sanremo è stata diversa dalle altre e non solo a causa della pandemia. Protagonisti della kermesse gli artisti in gara, ma anche gli ospiti e i conduttori. Tra questi le donne e i “non-gender” sembrano essere riusciti a dare un’immagine differente da quella trasmessa dalle scorse edizioni, raccontando il loro coraggio e le loro capacità.

“PARITÀ DI GENERE”, IL MESSAGGIO DEL FESTIVAL

Nessun pubblico ad applaudire in sala, ma solo un’orchestra munita di mascherine che esprime il proprio consenso o dissenso sui giudizi della giuria demoscopica. Rumori di applausi probabilmente registrati intervallano le esibizioni degli artisti e quelle degli ospiti.

Basta, è finita, parità di genere” dice Fiorello, conduttore del Festival assieme ad Amadeus. “Siete due donne?” chiede a un certo punto Ibrahimovic – ospite fisso di tutte le serate -. “Siamo fluid, non c’è più genere”, risponde lo showman. E in effetti sembra essere questo il messaggio principale di quest’anno.

NIENTE VALLETTE A SANREMO 2021, SOLO CO-CONDUTTRICI

Sembra ormai lontano il ricordo della passerella di Belen Rodriguez che lasciava intravedere la sua farfalla tatuata sull’inguine, facendo pensare di non indossare la biancheria intima.

A Sanremo 2021 nessuna valletta per “abbellire” la scena, ma solo donne presenti nelle vesti di co-conduttrici che mostrino le proprie capacità e non il proprio aspetto fisico.
Matilda De Angelisattrice e cantante bolognese di soli 25 anni – è stata presente durante la prima serata. Ha saputo egregiamente rispettare il suo ruolo, cantare, presentare ospiti e concorrenti. Make up semplice e abiti che mettessero in risalto soltanto il suo volto sono stati la sua scelta.

ELODIE, LA SUA STORIA: “CREDERE SEMPRE NEI PROPRI SOGNI”

Accanto ai due mattatori Amadeus e Fiorello, durante la seconda puntata, l’attrice napoletana Luisa Ranieri ed Elodie. Anche lei si è esibita come cantante e ha raccontato la storia del suo successo. Nata in periferia, non ha completato le scuole e ha sempre vissuto il canto come un sogno irrealizzabile. Tanto che a 20 anni stava per abbandonare l’obiettivo tanto agognato, certa di non riuscire nel suo intento. Finché – nonostante il suo scarso livello d’istruzione e l’assenza di un’adeguata formazione musicale – non ha trovato chi la spronasse e credesse in lei.

Questa sera è la volta di Vittoria Ceretti, top model giovanissima di fama mondiale che rinuncia ad abiti succinti e – con capelli raccolti e trucco leggero – mostra i soltanto i suoi nordici lineamenti del viso.
Domani saliranno sul palco dell’Ariston Barbara Palombelli – famosa giornalista e conduttrice televisiva – e Beatrice Venezi, direttrice d’orchestra di successo internazionale.

Sabato lo faranno l’attrice napoletana – e anche cantante – Serena Rossi e Simona Ventura che tornerà a Sanremo dopo 17 anni.

Achille Lauro, IL “SUPERAMENTO” DEL GENERE PASSA ANCHE ATTRAVERSO IL FESTIVAL

Tra i tanti ospiti occasionali (es. Laura Pausini, Negramaro) e fissi (es. Ibrahimovic), non poteva mancare Achille Lauro. Più che dell’emancipazione “di genere” (gender) promossa dal Festival, lui sembra voler essere il promotore dell’emancipazione “dal genere” (secondo il concetto di “a-gender”, ovvero di una definizione non binaria dell’identità sessuale).

Il pubblico – dopo le prime critiche dell’anno scorso, quando si presentò a Sanremo travestito da un “nudo” San Francesco – sembra essersi abituato alle immagini trasmesse dell’artista. Quest’anno non è tra i concorrenti, ma ogni sera – fino alla fine del Festival – ha dato e darà spettacolo con i suoi quadri all’insegna dell’eccesso. Il mondo cattolico lo accusa ancora una volta di blasfemia.

LAURO CONTRO I PREGIUDIZI: “SESSUALMENTE TUTTO, GENERICAMENTE NIENTE”

Durante la prima serata si è presentato in pieno stile glam rock per cantare il suo singolo”Solo noi”. Ma si è fatto anticipare da una Lettera del mondo all’umanità che ha raccontato tutta la sofferenza dell’uomo che fatica a stare in un pianeta senza desiderio di amore e di inclusione. Un uomo che è “sessualmente tutto, genericamente niente“, che rigetta le categorizzazioni e urla la sua voglia di essere così com’è. Il suo volto – inconiciato da piume – piangeva lacrime di sangue.

Nella seconda serata Lauro si è trasformato in una “nuova Mina” dalla lunghissima treccia rossa, affiancato da Francesca Barra e Claudio Santamaria che ballavano in maniera romantica e – allo stesso tempo – sensuale per poi baciarsi sulle note di “Bam Bam Twist”. L’artista ha invitato al piacere e al godimento per vivere appieno l’esistenza.

Questa sera ha presentato il suo terzo quadro, con Emma Marrone e l’attrice Monica Guerritorre. Ha cantato la sua “Penelope“, raccontando in maniera esplicita gli equivoci e i pregiudizi di cui è rimasta vittima una delle più grandi figure femminili della mitologia greca. E ha concluso esclamando: “Dio benedica gli incompresi”. Cosa ci riserverà nei prossimi appuntamenti?