SANTA CROCE CAMERINA – Un’alba insolita per il mare che bagna le coste del Comune camarinense. Infatti, nei giorni scorsi si è assistito a una vera e propria riappropriazione del litorale, dove fino alla sera prima si ergevano file ordinate di ombrelloni di proprietà di comuni cittadini, rendendo nuovamente tutto libero e accessibile. È questo il risultato dell’operazione “Spiagge Libere”, condotta con determinazione dalla Polizia locale di Santa Croce Camerina, su impulso dall’Amministrazione.
L’intervento, che ha visto protagonisti gli operatori della squadra Tutela del territorio del Comune, coadiuvati dal supporto logistico del Gruppo comunale di Protezione civile, si è svolto durante le ore notturne, quando le spiagge erano deserte.
L’obiettivo era chiaro: ripristinare la legalità e garantire a tutti i cittadini e ai turisti il pieno godimento della spiaggia libera.
Il bilancio dell’operazione è significativo: ben 52 ombrelloni sono stati posti sotto sequestro amministrativo. Questi non erano semplici attrezzature da spiaggia dimenticate per caso, ma veri e propri “avamposti” di un’occupazione che si protraeva da tempo, al fine di non perdere il posto in spiaggia durante tutta la stagione.
Gli assidui frequentatori, infatti, avevano trasformato le spiagge libere in una piccola appendice domestica, lasciando stabilmente installati ombrelloni e altre attrezzature necessari a godersi una bella giornata di mare.
Questo intervento si inserisce in un piano più ampio di tutela del patrimonio naturale e costiero. Le spiagge sono un bene comune, non una proprietà privata per questo l’Amministrazione comunale ha voluto ribadire che tutti hanno il diritto di godere liberamente del litorale e che non è ammissibile una fruizione del litorale in questo modo.
Nello specifico gli uomini della Polizia locale sono intervenuti per sgomberare le spiagge destinate alla libera fruizione da ombrelloni e altra attrezzatura posta in maniera illegale e illecita.
Questo è uno degli interventi programmati e disposti a cadenza stagionale, pensati dal Comune al fine di tutelare i beni pubblici e di permettere la libera fruizione a tutti i bagnanti delle spiagge libere.
Certamente operazioni come questa sollevano anche questioni più ampie sulla gestione delle coste italiane ancora oggi un rebus. Il fenomeno dell’occupazione delle spiagge libere non è infatti limitato a Santa Croce Camerina, ma rappresenta un problema diffuso in molte località balneari vuoi per scaltrezza o per noia di alcuni bagnanti che preferiscono lasciare l’ombrellone ben piazzato.
Senza dubbio l’operazione “Spiagge Libere” condotta dal Comune di Santa Croce Camerina potrebbe quindi diventare un modello per altre città costiere. Così da rendere sempre più le spiagge libere un bene comune a disposizione della collettività, un luogo dove vivere e respirare un pizzico di convivenza civile.
L’estate è in dirittura di arrivo ma operazioni come queste fanno comprendere come l’attenzione è ancora alta. Quanto avvenuto lo scorso weekend negli arenili camarinensi dovrebbe far riflettere ciascuno su come intendiamo un luogo libero e fruibile da tutti.