SANTA NINFA (TP) – Il 28 e 29 maggio si vota anche a Santa Ninfa e, tra i più giovani candidati a Sindaco delle città siciliane, emerge il nome di Carlo Ferreri, 35 anni.
Dopo essere stato il più votato fra i consiglieri con 437 preferenze alle scorse elezioni, tanto da ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio Comunale, adesso vuole tentare di arrivare primo degli eletti e rappresentare un Comune di 5mila abitanti.
Per meglio comprendere il progetto, lo abbiamo contattato telefonicamente.
Come nasce l’idea della sua candidatura?
“Mi occupo di politica dal 2008, passione ed esperienza, maturata fino adesso, mi hanno spinto a candidarmi, unitamente alle tante richieste di persone che credono in me. è importante dare una nuova visione alla nostra città e portare avanti un progetto chiaro e realizzabile”.
Cosa poteva essere fatto meglio nei cinque anni appena trascorsi?
“Sottolineo che sono stato espressione della maggioranza che ha eletto l’attuale sindaco. Si poteva fare meglio con una maggiore condivisione di iniziative a tutte le forze politiche, con una maggiore attenzione alle realtà imprenditoriali del territorio al fine di dare una interlocuzione fattiva per le tante sfide giornaliere e con una maggiore cura dell’aspetto urbanistico perché, dopo la ricostruzione del 1978 dovuta al gravoso terremoto, adesso c’è un grande bisogno di risanamento complessivo, oltre l’ordinaria amministrazione fatta fino adesso. In merito, ci sono tanti bandi del Pnrr che rappresentano grandi possibilità, dove a volte siamo stati presenti ed in altre circostanze meno, ma va anche sottolineata la grande carenza di personale che investe le amministrazioni locali siciliane”.
Per quanto riguarda le politiche giovanili, da candidato 35enne, cosa fare per Santa Ninfa?
“è necessaria una attenzione particolare per tutto il mondo associazionistico, per le forze sociali e per il terzo settore della comunità. è necessario coinvolgere i giovani alla vita democratica del Paese tramite la consulta giovanile, che in questi anni non è stata avviata. Piccole differenze che fanno la differenza”.
Come mai la scelta di distaccarsi dall’attuale maggioranza?
“Il rispetto per la persona viene prima di ogni cosa, ma quando si verificano alcune diversità di vedute in campo politico, notate anche da altri consiglieri e da alcuni componenti della Giunta, è normale prendere un’altra strada. Vogliamo amministrare con modalità nuove per offrire una proposta innovativa, fatta da tanti giovani”.
Com’è composta la lista a suo sostegno e che colore politico sente di darsi?
“Da due consiglieri uscenti, la vice presidente del consiglio comunale ed un assessore, e da dieci volti nuovi. Sul colore politico, dico che si tratta di una lista che abbraccia diverse aree politiche. Vorrei che fosse chiaro un concetto, ovvero che siamo davanti ad un progetto realizzabile senza chimere, in modo tale da sapere da dove si parte e dove si vuole arrivare, dando contezza ai cittadini di quello che verrà realizzato. Questo è il nostro modo di fare politica, questa è la nostra voglia messa in campo per Santa Ninfa”.