Attività produttive

I sapori dell’Isola per destagionalizzare il turismo

MESSINA – L’autunno sempre più protagonista nelle politiche turistiche, con l’obiettivo di destagionalizzare le attività richiamando in Sicilia sempre più viaggiatori stranieri. Proprio la bellezza dei paesaggi, il clima mite dell’Etna e dei Nebrodi e la varietà di prodotti di qualità hanno ispirato il progetto pilota dell’assessorato regionale al Turismo – con il sostegno anche finanziario del ministro Daniela Santanchè – “Le vie della lava e le contrade dell’Etna/Nebrodi taste and travel”, presentato nel Museo regionale di Messina Maria Accascina, alla presenza dell’assessore Elvira Amata. Presenti, tra gli altri, numerosi rappresentanti istituzionali dei Comuni dei due Parchi coinvolti in itinerari ed eventi enogastronomici, che si svolgeranno dal 25 ottobre al 17 novembre.

La scelta del Museo regionale di Messina “ha un valore simbolico – ha sottolineato Amata – perché è questo il luogo identitario e simbolo della cultura per eccellenza, parte importante delle strategie della Regione e dei suoi progetti di promozione dei territori”.

Si propone ai visitatori un viaggio sensoriale

Il direttore del Museo, Orazio Micali, ed Enzo Caruso, assessore al Turismo della Città dello Stretto, hanno evidenziato l’importanza della sinergia tra istituzioni per fare crescere la percezione del valore del patrimonio che ogni territorio possiede. Si propone ai visitatori un viaggio sensoriale che prende linfa dal connubio consolidato tra cultura, vino e gastronomia d’eccellenza, strategico ormai nella promozione turistica. Attraverso le tradizioni culinarie e vitivinicole si ha l’opportunità di entrare in contatto con i valori culturali e sociali del posto.

I territori dell’Etna e dei Nebrodi palcoscenico en plein air

I territori dell’Etna e dei Nebrodi, due aree simbolo della Sicilia, diventeranno palcoscenico en plein air di varie attività, dalle visite nelle aziende enogastronomiche a percorsi benessere e trekking, dai cooking show con chef di fama internazionale a viste al patrimonio artistico.

“Obiettivo primario – ha spiegato Amata al QdS – è la destagionalizzazione. È stato messo in campo un progetto non in un periodo di alta stagione e abbiamo voluto realizzarlo nel Parco dell’Etna e nel Parco dei Nebrodi anche per dare risalto a comunità e Comuni bellissimi e tante potenzialità. Mete meno conosciute dai viaggiatori. Abbiamo pensato di mettere in risalto il buon vino parlando delle vie della lava e il buon cibo parlando dei Nebrodi. Allo stesso tempo, c’è un paesaggio meraviglioso che offre altre emozioni e che si può apprezzare”.

Un prodotto appetibile da offrire alle agenzie di viaggio appetibile

“Studiando i flussi turistici – ha aggiunto l’assessore regionale – non soltanto nei numeri ma anche per ciò che riguarda le aspettative dei visitatori, abbiamo visto che il turista vuole conoscere, fare esperienza delle storie e delle tradizioni di una destinazione. Vuole entrare in contatto con le comunità del luogo. Vogliamo quindi tirare fuori un prodotto da offrire alle agenzie di viaggio che sia appetibile specialmente per gli stranieri, che sono cresciuti nei primi mesi del 2024 del 20% rispetto a gennaio-marzo 2023. Degli 8 milioni di presenze in Sicilia da gennaio a giugno 2024 la maggior parte ha deciso di venire nell’Isola per l’enogastronomia e assaporare i nostri prodotti. Il progetto ideato con il ministro Santanchè è sperimentale e diventerà un modello per altre esperienze nazionali”.

I Comuni dei Parchi siciliani hanno già esperienze di eventi che valorizzano i prodotti locali e proprio ottobre è il mese preferito per dare vita a sagre ed eventi legati ai prodotti di stagione. Con questo progetto molte iniziative in programma sono state integrate dai percorsi studiati, insieme a partner accreditati (dalle Vie dei Tesori al Cous cous fest, dal Circuito di Bacco alla Bte), dall’assessorato al Turismo e illustrati durante la conferenza stampa dal dirigente Sergio Scaffidi. Sono oltre trenta eventi e duecento gli operatori coinvolti con un ruolo che giocheranno anche gli Enti dei Parchi e le Amministrazioni comunali.

“Il Parco dei Nebrodi – ha sottolineato il commissario straordinario dell’Ente, Giovanni Cavallaro – ha istituito due società, una per le attività di fruizione e l’altra per la valorizzazione dei prodotti gastronomici. Questo perché la mission primaria del Parco è la salvaguardia e la tutela, gli altri aspetti sono collaterali. Le società hanno preso il via ma poi le difficoltà economiche e alcune scelte diverse hanno portato un po’ ad abbandonare queste attività, però è anche vero che vi è un dato indiscutibile da cui anche questo progetto parte: i Nebrodi sono un ‘grande ristorante’, un posto dove si può andare in qualsiasi momento dell’anno e trovare locali in cui si mangia bene, ma con il rischio della massificazione. Iniziative di questo genere sono importanti perché fanno recuperare e salvaguardare quei sapori antichi che rischiamo di perdere e incrementare le fruizioni in periodi diversificati”.