Rosario Greco, l’uomo che al volante di un Suv la sera del 19 luglio 2019 investì e uccise Alessio e Simone, i due cuginetti che giocavano sugli scalini di casa tra i vicoli di Vittoria, è stato scarcerato. La Corte di Cassazione, lo scorso marzo, ha annullato con rinvio la sentenza d’appello di condanna a 9 anni di reclusione. Il processo è da rifare e Greco è stato posto dal primo giugno agli arresti domiciliari e ha lasciato il carcere. La Cassazione ha annullato la sentenza per un “vizio di motivazione” dell’appello, concernente il rigetto della perizia psichiatrica richiesta dalla difesa.
“È incredibile. Siamo senza parole – commentano amaramente i D’Antonio – Ci siamo affidati alla giustizia, non possiamo pensare che a meno di tre anni dalla strage che ci tolse i nostri figli, oggi questo delinquente sia fuori dalla galera. Non ci possiamo pensare. È questa la giustizia che lo Stato italiano riconosce a noi genitori? Tre anni di carcere per aver trucidato due bambini? Chiediamo una mobilitazione civile, chiediamo ai giudici di non negarci quella giustizia in cui credevamo perché – concludono -, altrimenti, solo la nostra condanna sarà a vita”.
Con un post sui suoi canali social è intervenuto sulla vicenda anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, che ha lanciato un appello al presidente della Repubblica, Mattarella: “È una vergogna, una schifezza. Giustizia per Alessio e Simone, la vita di due bimbi vale. Mi auguro vivamente che il presidente Mattarella intervenga”.