Importante e attuale”, così l’economista Marco Vitale descrive “Il Bene che ci costruisce. Un cammino al cuore delle virtù”, un libro a cura di Eliana Faccioli che ricostruisce la figura e l’insegnamento di Don Adriano Vincenzi (Edizioni Morcelliana, 18 euro).
Il libro raccoglie le riflessioni proposte da Vincenzi nel 2008 alle sezione veronese dell’UCID, Unione Cristian Imprenditori e Dirigenti. Un pensiero che non contempla solo la dimensione religiosa ma anche una seria riflessione filosofica sulle virtù. “Possiamo metterci del nostro o negarci alla chiamata di responsabilità come quei cittadini che Pericle chiamava cittadini ‘inutili’ – scrive Vitale nella Prefazione – ma certamente, dopo il limpido, lineare e coninvolgente discorso di Don Adriano, non abbiamo più alibi”.
Secondo Don Adriano, infatti, il cammino personale di ognuno si interseca con quello percorso dagli altri: “Non si può – spiega – essere indifferenti e farsi solamente i fatti propri, e avere al contempo responsabilità che riguardano la società”.
È la passione per la verità dell’uomo a costituire il filo rosso di queste pagine. Sono le virtù le “perle preziose” che ci arricchiscono rendendo significativa la nostra presenza indipendentemente da titoli, competenze o attività.
Una riflessione, a partire dalla dottrina sociale della Chiesa, articolata tra l’indagine psicologica, l’analisi del quotidiano e il radicamente nell’esperienza spirituale. Una prospettiva liberante che suscita il desiderio di un cammino, perché “la virtù è la capacità di trasformazione: essa presuppone, cioè, che noi siamo trasformabili in positivo verso il bene”.