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Scherzo telefonico a Meloni, dopo lo “scandalo” si dimette il consigliere Talò

Il consigliere diplomatico di Giorgia Meloni, Francesco Talò, si è dimesso dopo lo scandalo dello scherzo telefonico alla premier da parte dei due comici russi Vovan e Lexus (al secolo Vladimir Aleksandrovich Kuznetsov e Aleksei).

Rimane ancora tanto da chiarire su quanto accaduto, un episodio che ha generato tante preoccupazioni e diversi dubbi per svariate ragioni: le parole dette su Ucraina e migranti, l’impatto sull’immagine del Paese e la risposta politica di maggioranza e opposizioni.

Scherzo telefonico a Meloni, si dimette consigliere Francesco Talò

In conferenza stampa, la premier Giorgia Meloni ha ammesso: “Sul finale (della telefonata fake, ndr) ho avuto un dubbio, soprattutto quando è venuto fuori il nazionalismo ucraino che è un tipico tema della propaganda russa. Ho avuto un dubbio e ho segnalato la cosa all’ufficio diplomatico, lì credo ci sia stata una superficialità nel procedere ed è questo il motivo per cui stamattina il consigliere Talò ha rassegnato le dimissioni”.

“Lo voglio ringraziare, il suo è un gesto di grande responsabilità” e fatto nella “consapevolezza della superficialità” con cui è stata gestita la vicenda.

“Dispiaciuta per questo inciampo”

Nel corso dello scherzo telefonico, Giorgia Meloni avrebbe ammesso la “stanchezza” dei leader europei per la guerra in Ucraina, aggravata dall’inflazione galoppante e dalla crisi energetica scatenata dal conflitto. Le critiche sono state tante, soprattutto dall’opposizione.

“Io credo di essere il premier che ha incontrato come nessun un altro” altri capi di governo “e mi spiace che in questo inciampo si possa mettere in discussione il lavoro fatto, ma vedete più fai più rischi. Siamo tutti dispiaciuti, Talò se ne è assunto la responsabilità. Ringrazio lui e l’ufficio diplomatico. Dopodiché, nello specifico, se una telefonata viene passata da Palazzo Chigi è data per buona…”.

Foto Credits – Voxan and Lexus, da Rumble