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Catcalling, il corto sulla molestia verbale girato in Sicilia

Stato di Natura” è un cortometraggio realizzato dalla regista
Martina Giannone
in collaborazione al comune di Scicli.

“L’idea era di rapportare il fenomeno del Catcalling alla nostra realtà sociale e territoriale. Ispirandomi al celebre film Malèna di Giuseppe Tornatore, ho tentato di ricreare l’iconica scena della passiata di Monica Bellucci” – ha spiegato la regista nel video che ha pubblicato nel suo canale youtube.

“In questo caso però le protagoniste sono molte, infatti ho scelto di rappresentare un gruppo eterogeneo di ragazze, diverse per l’età, per i volti, per l’abbigliamento, per la femminilità, dunque non conformi agli stereotipi della bellezza mediterranea. Questa scelta rappresenta anche che la violenza non viene mai subita solo da una tipologia di donna, ma da tutte noi- ancora Martina Giannone – .Le protagoniste del video dovevano essere le donne, perciò ho deciso di non far figurare alcun uomo ma di inserire solo le lori voci, per far intendere che questo fenomeno è così radicato nella società che la maggior parte delle ragazze ha sviluppato una paura inconscia di camminare da sola per strada.

La metafora delle uova e della Terra è centrale invece: l’uomo figurativamente rappresenta tutti gli uomini, le uova e la Terra rappresentano tutte le donne.

A causa di questa continua violenza di genere l’uomo sta distruggendo la Terra che genera la vita; le uova rotte (legate simbolicamente alla riproduzione femminile) nella tradizione dialettale siciliana sono simbolo di malaugurio.

La scelta di girare le scene sotto il sole cocente – conclude -, simboleggia il fatto che l’uomo si sente autorizzato a compiere questa molestia anche alla luce del sole, non c’è bisogno di aspettare la notte. In Sicilia ogni piazza diventa il luogo perfetto, a dimostrazione di questo durante le riprese più volte io e le protagoniste del video abbiamo subito Catcalling da parte dei passanti”.