Non versa i soldi del lotto allo Stato. I giudici della sezione giurisdizionale della corte dei conti, presieduti da Salvatore Chiazzese, hanno condannato un 52enne di Scicli accusato di non aver versato all’Erario circa 200mila euro dei proventi del gioco. Il titolare della ricevitoria, secondo la procura contabile, avrebbe permesso a una cliente di accumulare in una giornata un debito con l’Erario per averle consentito di effettuare numerose scommesse senza riscuotere il denaro.
Si prevede che ogni ricevitore deve versare il giovedì di ogni settimana contabile successiva all’estrazione del sabato i proventi della precedente al netto delle vincite e dell’aggio spettante in base alle risultanze dell’estratto conto dei medesimi 7 giorni. Dunque per questo arriva la condanna a risarcire i monopoli.
“In base alle norme sussiste un rapporto di servizio di natura funzionale tra l’amministrazione finanziaria e il concessionario di una ricevitoria del lotto, che provvede alla riscossione di entrate e all’esecuzione di pagamenti per conto dello Stato. Ci sono degli obblighi cui è soggetto il ricevitore del lotto, quelli di rendicontazione all’amministrazione dei monopoli di Stato. Ne consegue che il ricevitore del lotto assume la veste di agente contabile e che l’omesso o il minore versamento all’Erario delle somme corrispondenti alle giocate effettuate, dedotte quelle relative all’aggio e alle vincite pagate configura una condotta in palese violazione delle regole della responsabilità patrimoniale”.