Palermo è una delle cinque piazze nazionali dello sciopero generale “Contro tutte le disuguaglianze” che si terrà a piazza del Popolo, a Roma, e in contemporanea anche nel capoluogo siciliano, a Cagliari, Bari e Milano. Alle 9,30 in piazza Verdi interverranno delegati e delegate di Cgil e Uil, il segretario generale Uil Sicilia Luisella Lionti, il segretario generale Cgil Sicilia Alfio Mannino, il segretario nazionale Uil Tiziana Bocchi e il segretario nazionale Cgil Emilio Miceli.
“Anche a Palermo domani 16 dicembre saremo tutti in piazza per riprenderci il nostro futuro, contro le ingiustizie sociali, contro il mancato sviluppo, contro le non politiche di questi anni che ci hanno consegnato in una condizione di sottosviluppo – dice il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo – Negli ultimi giorni questa consapevolezza è cresciuta. Doppio valore avrà lo sciopero nel Meridione. La manifestazione ha anche il senso di sollecitare azioni straordinarie, da tempo con le altre sigle chiediamo un decreto Salva-Palermo per sbloccare le risorse su spese sociali e investimenti”.
“Arriveranno delegazioni di lavoratori e pensionati anche da tutta la provincia di Palermo – dice Francesco Piastra, segretario organizzativo Cgil Palermo – Dalle partecipazioni alle assemblee, dai volantinaggi dei giorni scorsi e dagli incontri nei luoghi di lavoro è emersa una grande risposta”. Tra gli interventi programmati dei delegati quello di Anna Graziano, 40 anni, assistente sociale del Comune di Palermo, della Fp Cgil Palermo. Parlerà a nome dei 2.350 lavoratori part-time a 13, 23, 24 e 25 ore settimanali del Comune di Palermo che da più di 20 anni aspettano il full time a 36 ore. E anche a nome dei 90 Lsu rimasti, ancora da stabilizzare.
“Chiediamo la riclassificazione e l’incremento orario di tutti i lavoratori part-time del Comune di Palermo e la stabilizzazione dei 90 Lsu. Tra i part-time ci siano anche noi, 75 assistenti sociali a 30 ore, assunti nel marzo del 2019 – dice Anna Graziano – In 40 lavoriamo a Palermo e negli altri del distretto sociosanitario. Siamo dipendenti non del comune capofila del distretto, Palermo, ma del comune di Santa Cristina Gela. Il nostro contratto a tempo determinato scade il 31 dicembre e verrà rinnovato per un altro anno. Noi chiediamo la stabilizzazione con i fondi strutturali esistenti”. (ANSA).