Economia

Sciopero dei trasporti, stop in aeroporti e stazioni: ecco la situazione

Al via la giornata di scioperi dei trasporti: dagli aeroporti agli appalti ferroviari. E’ il comparto del trasporto aereo quello più colpito dalla protesta con lo stop dei lavoratori dell’handling aeroportuale e degli assistenti di volo di EasyJet.

Trasporto pubblico locale

Tram, autobus e metropolitane sono oggi regolari. Salvini nei giorni scorsi ha ridotto a 4 ore lo sciopero di 24 ore indetto dall’Usb. La sigla sindacale ha però deciso di rinviare lo sciopero al 9 ottobre prossimo confermando che sarà di 24 ore.

Trasporto aereo

L’astensione dal lavoro degli addetti dell’handling, ridotta da 24 a 4 ore con la precettazione disposta dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, scatta alle 13 per durare fino alle ore 17 Lo sciopero, indetto da a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Uilt Uil, Cub, Flai, Usb e Ugl Trasporto Aereo, ha ripercussioni sull’operativo delle compagnie aeree che si sono viste costrette a cancellare dei voli. Ita, ad esempio, ha soppresso 73 voli nazionali, di cui 68 previsti per la giornata del 29 settembre 2023. I voli internazionali restano operativi. Ita ha attivato il piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 31% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero. Scioperano anche gli assistenti di volo di EasyJet che incrociano e braccia sempre dalle 13 scatta lo sciopero di 4 ore degli assistenti di volo.

Ferrovie

È in corso anche lo sciopero di 4 ore dei lavoratori degli appalti ferroviari. La protesta interessa metà turno di lavoro degli addetti gli addetti degli appalti impiegati nella pulizia di treni e stazioni, nella ristorazione a bordo treno, nell’accompagnamento sui treni notte e nelle attività di piccola manutenzione. La protesta non si ripercuote sulla circolazione ferroviaria. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa chiedono “l’adeguamento economico del buono pasto con il riconoscimento dell’importo massimo defiscalizzato come previsto dalla Legge di Bilancio 2020”.