E’ fissato per domani, 16 dicembre, lo sciopero generale di otto ore, proclamato da Cgil e Uil, che interessa lavoratori pubblici e privati, ma con alcune esclusioni. Scioperano i trasporti, dai bus ai treni, ad eccezione di alcuni servizi e aziende a livello territoriale.
Lo stop di 8 ore voluto da Cgil e Uil arriva come risposta e come critica aperta alla manovra del governo Draghi. Secondo Cgil e Uil la manovra del Governo Draghi è da considerarsi “insoddisfacente, in particolare sul fronte del fisco, delle pensioni, della scuola, delle politiche industriali e del contrasto alle delocalizzazioni, del contrasto alla precarietà del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne, della non autosufficienza, tanto più alla luce delle risorse, disponibili in questa fase, che avrebbero consentito una più efficace redistribuzione della ricchezza, per ridurre le diseguaglianze e per generare uno sviluppo equilibrato e strutturale e un’occupazione stabile”.
I sindacati di Filt-Cgil e Uiltrasporti aderiscono allo sciopero generale. In arrivo quindi una giornata nera per i trasporti ferroviari, con i dipendenti del Gruppo Ferrovie dello Stato e dunque di Trenitalia in agitazione dalla mezzanotte del 16 dicembre fino alle 21 dello stesso giorno. Sulla base delle leggi che riguardano i servizi di pubblica utilità, sono garantiti i servizi essenziali nelle fasce 6-9 e 18-21 (sia per treni regionali che per treni a lunga percorrenza).
Per i treni regionali sono garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie di maggiore frequentazione, dalle ore 6 alle ore 9 e dalle 1ore 8 alle ore 21, e ulteriori servizi che Trenitalia si impegna ad assicurare in base all’andamento dello sciopero. Informazioni su collegamenti e servizi saranno disponibili anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, alle self service e nelle agenzie di viaggio convenzionate.
Non si fermano la Sanità, esonerata sin dall’inizio, e la scuola, che ha già incrociato le braccia il 10 dicembre. Esclusi anche i settori delle Poste, alle prese con la scadenza del pagamento Imu, e dei servizi ambientali. Escluso dallo sciopero il personale delle Poste italiane addetto agli sportelli: dopo i rilievi del Garante sugli scioperi, sono esentati dall’adesione i lavoratori del settore Igiene ambientale e dei dipendenti di Poste appartenenti alla divisione Mercato privati. Anche la scuola non si ferma (è già scesa in piazza il 10 dicembre).