“L’estate dei cambiamenti”, è un piccolo libro autoprodotto, scritto a quattro mani da un’autrice, Carmen Russo, sapiente nella narrazione e nello stile, e una psicologa, Clarissa Agata Albanese, la cui competenza si intreccia al romanzo, dando al lettore chiavi di lettura e spunti di riflessione per una storia che nulla ha di banale. Partendo da un evento critico, la caduta della stella polare, le vite di due sorelle, le due protagoniste, si srotolano, cercando compromessi e spiegazioni per il passato nascosto di una delle due e la scoperta del doloroso segreto da parte dell’altra.
Le due donne sono involontariamente l’una lo specchio segreto dell’altra, arrivando ad invidiarsi, fanciulle, lo stesso nome di battesimo. Ma è crescendo e osservando attentamente l’una i moti del cuore dell’altra che si affermeranno come donne, vivendo la sorellanza come un arricchimento e un riempimento delle falle personali.
Il rapporto di sorellanza è proprio il filo rosso del romanzo, che con le riflessioni suggerite dalla Albanese, fanno di questo libro non solo godibile lettura, ma soprattutto stimolo per una ricerca interiore che porti allo scioglimento di nodi cui tutti spesso siamo detentori.
Lalla e Giò, vivono l’estate della loro vita, scelgono e giungono a decisioni che le loro vite stravolgeranno, ma non temono mai di essere separate dagli eventi, sebbene a tratti burrascosi, anzi, la luce della stella polare caduta, sarà motivo per entrambe per ritrovarsi, unite e complete l’una nella diversità dell’altra.
Elevarsi dalla propria condizione per una migliore, resistere alla tempesta per amore, sopportare fatiche che portino alla scoperta di sé e degli altri fanno giungere il lettore alla consapevolezza di quanto sia duro il viaggio, ma anche quanto esso valga la pena di essere percorso.