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Ritorno a scuola, obbligo vaccino per studenti e insegnanti? Governo confuso

“A scuola si rientra a settembre in presenza”. così il sottosegretario alla salute Andrea Costa, ospite a The Breakfast Club su Radio Capital.

“Per centrare l’obiettivo non possiamo pensare a un ritorno tra i banchi senza personale scolastico vaccinato. Chi si oppone non ha il senso di comunità e deve capirlo. E se non riusciremo a convincerli, li obbligheremo” ha concluso Costa.

Poco dopo dichiarazioni opposte arrivano del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Il numero di insegnanti non vaccinati è esiguo, e concentrato in poche regioni – ha spiegato – i docenti in gran parte vanno a vaccinarsi per la propria tutela. Se si procede con un ritmo importante con la campagna no è necessario un obbligo”.

Ancora meno giustificato, ha aggiunto, sarebbe un obbligo per gli studenti. A scuola, secondo Sileri, si tornerà tuttavia con la mascherina. “Per i soggetti adulti poteva essere valutato se la copertura della vaccinazione fosse stata molto bassa ma non lo è, sta andando molto bene. Non metterei però l’obbligo per i più giovani”. Sileri sottolinea che il vaccino è sicuro, ma “la mia affermazione nasce dalla necessità di coinvolgere un’adesione volontaria, un obbligo determinerebbe ulteriori fratture di cui non abbiamo bisogno. Convincere le persone soprattutto nella fascia 12-17 anni – afferma – è molto più importante. Io i miei figli li vaccinerei senza pensarci due volte, la fiducia però si ottiene con il dialogo”.

A scuola secondo Sileri si tornerà con la mascherina e non sarà nemmeno obbligatorio possedere il Green pass per utilizzare i mezzi pubblici. “Sicuramente ci sarà ancora la mascherina, noi dobbiamo tendere ad una ripartenza frontale ma è una sfida. Tre mesi fa, senza la variante, avrei detto di sì, ma ora è un lavoro molto duro, ce la metteremo tutta ma lo scopriremo andando avanti, perché dipende dal numero di contagi e percentuale della popolazione vaccinata”.