In Sicilia su 4058 plessi scolastici, solo in 990 possiedono i certificati di vulnerabilità sismica. Con il risultato che poco più di tremila edifici non sono ancora monitorati. Per capire qual è lo stato di salute dell’edilizia scolastica, la Regione ha emesso un bando, quindici milioni di fondi europei, destinati a 338 Comuni (9,6 milioni), ai 6 Liberi consorzi (1,894 milioni) e alle tre Città metropolitane (3,475 milioni), per produrre entro il 30 giugno i certificati.
“Il 23 dicembre abbiamo pubblicato il decreto di finanziamento, il 10 gennaio è stata data comunicazione ai Comuni, ai Liberi consorzi e alle Città metropolitane che entro trenta giorni potranno accettare – ha detto alla stampa l’assessore regionale all’Istruzione e alla formazione professionale, Mimmo Turano che, con il presidente della Regione, Renato Schifani, ha presentato il bando per gli investimenti necessari per prevenire il rischio sismico nelle scuole -. La Regione a sua volta, entro i successivi trenta giorni, erogherà l’80% delle risorse ed entro il 30 giugno i Comuni dovranno produrre i certificati. Documenti indispensabili per avere le risorse necessarie del Pnrr e mettere in sicurezza le scuole”, ha aggiunto Turano.
Presenti alla conferenza stampa anche il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Pierro e il dirigente dell’Ufficio speciale della Regione per l’Edilizia scolastica e universitaria, Michele Lacagnina.
“Le risorse sono state assegnate in base alla popolazione scolastica e riteniamo di farcela. Ma, se questi fondi non dovessero bastare – ha proseguito l’assessore – abbiamo altri 10 milioni da utilizzare. La novità è il meccanismo che dà tempi certi per i fondi”.
“Capita spesso che nelle scuole dove le famiglie lasciano i propri figli avvengono disgrazie – ha sottolineato Schifani -. In quelle occasioni si cercano i colpevoli ma i morti rimangono morti. La prevenzione per il mio governo è essenziale. La Regione sarà vigile e rigorosa su questo progetto e per la realizzazione delle opere”.