Scuola

Scuola dell’infanzia statale, maglia nera alla Sicilia con 14 bambini per insegnante

ROMA – I bambini che vivono in famiglie in situazione di svantaggio socio-economico rappresentano, in media, circa il 14% del totale. è quanto emerge dal Rapporto sulla sperimentazione del Rav (Rapporto di autovalutazione) sulla scuola dell’infanzia presentato dall’Invalsi.

Nella scuola dell’infanzia statale, nell’anno scolastico 2018/2019 ci sono, mediamente, 12 bambini per insegnante. Il dato varia di poco da regione a regione. Le regioni con il numero più alto di bambini per insegnante sono il Lazio e la Sicilia, con una media di 14 bambini per insegnante. Le regioni, invece, con un numero medio di bambini più basso per insegnante sono Basilicata, Calabria e Friuli Venezia Giulia, con circa 10 bambini per insegnante.

Circa la metà delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento del Rapporto, non possiede palestre nella propria struttura scolastica (51,9%). Il 40,8% delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento dispone di più di un laboratorio, il 24,9% dichiara di averne uno, mentre il 34,3% di non averne. La maggior parte di esse dispone di uno o più saloni: il 42,6% delle scuole dell’infanzia del gruppo di riferimento dispone di un salone, il 35,8% di più di un salone, mentre il 21,7% non ne dispone. Nell’83,4% delle scuole dell’infanzia è presente la mensa e il 53,9% possiede una cucina all’interno della propria struttura scolastica. Inoltre, soltanto il 15,1% di queste scuole possiede un teatro all’interno della struttura scolastica.

Lo studio, affidato all’Istituto Invalsi dal Miur, ha coinvolto 1.828 istituzioni scolastiche, delle quali 464 individuate mediante campionamento statistico, e 1.364 autocandidate. Hanno partecipato le scuole dell’infanzia delle tre principali tipologie: 1.155 statali (pari al 63,2% del totale), 80 comunali (4,4%) e 593 paritarie (32,4%).