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Scuola, Drago (M5S): “Tutele per i docenti fuori dalle loro Regioni, precari e sostegno agli alunni con DSA”

La senatrice del Movimento Cinque Stelle Tiziana Drago (M5S) ha presentato un pacchetto di emendamenti a sostegno dei docenti fuorisede, dei docenti precari, degli alunni con disturbi specifici per l’apprendimento e per tutelare la qualità dell’offerta didattica.

“La scuola e la tutela del suo personale e degli alunni sono le urgenze del Paese che camminano di pari passo con la necessità della ripresa economica. Per questa ragione ho presentato, dopo un confronto con docenti, dirigenti scolastici e famiglie, una serie di emendamenti migliorativi al testo presentato dal governo”.

Per quanto concerne il personale docente la senatrice ha presentato un emendamento per fare in modo che la mobilità interprovinciale del personale docente per il prossimo anno scolastico venga  effettuata su tutti i posti disponibili dell’organico dell’autonomia, destinando, i posti che residueranno dalle operazioni di mobilità alle nuove assunzioni (stabilizzazioni in primis).

“Con questa proposta – spiega Drago – intendiamo tutelare il personale docente costretto a trasferimenti interregionali e interprovinciali, non auspicabili nella situazione attuale di emergenza sanitaria. La norma favorisce i docenti allo svolgimento dell’attività didattica nei pressi della propria residenza e qualora ciò non venisse assicurato abbiamo chiesto che sia il Ministero dell’Istruzione a garantire un rimborso pari a 400 euro mensili per ogni docente a titolo di rimborso per vitto, alloggio, trasporto. Inoltre per quanto riguarda il personale docente precario, iscritto alle Gae, ho chiesto l’attivazione di un Piano d’Assunzione Regionale, nella scuola dell’infanzia, per favorire l’esaurimento delle graduatorie”.

Sul versante degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento la senatrice ha prospettato un aumento delle risorse economiche disponibili: “Ho chiesto di aumentare da 70 a 120 milioni di euro i fondi per tutelare il diritto allo studio di studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali per dar loro la possibilità di avere assicurata l’offerta didattico-formativa e sostenere le famiglie”.

“Inoltre – prosegue la senatrice – al fine di potenziare l’offerta formativa, il tempo scuola e le cattedre disponibili, e tenuto conto del fatto che i servizi di ristorazione scolastica sono parte integrante delle attività formative ed educative erogate dalle istituzioni scolastiche, all’interno delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia ho chiesto che venga destinato il 6% del contributo annuo di 75 milioni stanziati per il fondo sviluppo e coesione sociale e programmazione 2014-2022, per l’implementazione delle mense scolastiche nelle scuole per l’infanzia, circoli didattici, istituti comprensivi che ne risultino sprovvisti”.