ROMA – “L’incertezza, le continue notizie altalenanti sull’organizzazione del nuovo anno scolastico potrebbero provocare instabilità in ambito familiare. Padri, madri e soprattutto i bambini e i ragazzi, prima, hanno trascorso un lungo periodo di ‘clausura’ lontano dai cari e dagli amici, i piccoli non hanno potuto giocare con i compagni di scuola ed ora si trovano a dover affrontare la confusione e le difficoltà dell’organizzazione scolastica”. A dirlo è la professoressa Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e psicopedagogista in merito alle problematiche dell’avvio della scuola che influenzano le famiglie e i ragazzi.
“Senza certezze su apertura, spazi necessari, attrezzature – continua Parsi – sull’organizzazione tutta della scuola, nelle famiglie aumenteranno le preoccupazioni che saranno poi proiettate sui figli, bambini o adolescenti che siano. Queste condizioni di instabilità portano ad un malessere, ad una sensazione di insicurezza che porta al non sapere come affrontare il futuro prossimo”.
“Alle persone serve certezza, le famiglie si devono attrezzare, organizzare e la scuola è un punto di riferimento importante – sottolinea ancora Parsi – dalla data di riapertura, alla certezza della sanificazione degli ambienti, ai banchi costruiti per il rispetto delle distanze, mascherine. E, nel caso di contagi è necessario sapere l’organizzazione sul da farsi: quarantena a casa? Stanze ad hoc nelle scuole? Didattica a distanza? A questo proposito sarebbe molto utile cercare l’aiuto del terzo settore, del volontariato che possono aiutare con assistenza a casa o anche a scuola”.