«Sulla scuola non è possibile che vi siano regioni o comuni che vanno per conto loro, senza applicare le decisioni del Governo. Serve uno sforzo per ripartire e andrebbero effettuati molti più tamponi. Qualcuno lo fa, molti altri no».
A dirlo è l’ex coordinatore del Cts e consulente del ministero dell’Istruzione Agostino Miozzo in un’intervista a ‘Il Messaggero’ in cui annuncia: «Voglio parlarne con il ministro Bianchi, penso che il mio ruolo ormai abbia perso di significato. E sono molto stanco».
Miozzo, poi, sottolinea: «Tutti sanno che io sono un sostenitore del ritorno alle lezioni in presenza. E non contesto le percentuali fissate dal governo. Però non è accettabile che nei territori ci sia chi contrasta questa operazione, chi lavora per la Dad, quando le indicazioni partono da un governo di emergenza nazionale, in cui è rappresentato l’80 per cento dei partiti. Una follia».