Sono 460mila i bambini e ragazzi che studiano in 17mila classi con più di 25 alunni; il problema è concentrato soprattutto nelle scuole superiori, dove il 7% delle classi è in sovrannumero, con le maggiori criticità nelle regioni più popolose come la Lombardia (con 1889 classi over25), l’Emilia Romagna (1131), la Campania (1028). I dati sulle cosiddette ‘classi pollaio’ arrivano dal XIX rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole, presentato oggi. Cittadinanzattiva chiede, tra le altre cose, lo stop alle classi in sovrannumero, la costituzione del’Anagrafe dell’edilizia scolastica, il controllo dell’uso dei fondi del Pnrr, di proseguire le verifiche di vulnerabilità e le indagini su soffitti e solai, di mettere fine ai seggi negli istituti in occasione delle elezioni.
Gli istituti scolastici ancora privi del certificato di agibilità in Italia sono il 54%, senza collaudo statico il 39% e senza il certificato di prevenzione incendi il 59%. Discreti i dati per quanto riguarda il documento di valutazione dei rischi, presente nel 78% e il piano di emergenza nel 79% degli edifici scolastici anche se gran parte, in seguito alla riorganizzazione degli spazi per fronteggiare la pandemia, non li hanno aggiornati e non hanno effettuato prove di emergenza rispetto ai rischi sismico e alluvione. Inoltre sono 17.343, pari al 43% del totale, le scuole in zone ad elevata sismicità. E’ quanto emerge dal XIX Rapporto sulla sicurezza a scuola di Cittadinanzattiva. Notizie incoraggianti arrivano sulla ricostruzione delle scuole colpite dal sisma del 2016: gli interventi in corso o programmati riguardano 433 istituti, con un impegno di spesa di 1,2 miliardi di euro. Nell’anno scolastico 2020-2021 risultavano all’appello 40.658 sedi scolastiche con 369.048 classi e 7.507.484 studenti di cui 268.671 con disabilità e 808.953 con cittadinanza non italiana. Con le scuole paritarie che, nell’anno scolastico 2020 – 2021 ammontavano a 12.423 con 851.267 studenti, il quadro complessivo è di 53.081 edifici scolastici in Italia e 8.358.751 studenti, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado.
“Il Presidente della Repubblica, all’inaugurazione dell’anno scolastico a Pizzo Calabro, ha affermato che questo sarà un anno speciale per la scuola. Lo potrà essere, a nostro avviso, solo se le istituzioni nazionali, regionali e locali svolgeranno responsabilmente e con competenza il proprio ruolo, garantendo trasparenza nel processo, nella scelta dei progetti e negli investimenti riguardanti il sistema educativo e scolastico – ha detto Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva – lo potrà essere, soprattutto, se le istituzioni avvieranno processi partecipativi con tutti gli attori della scuola per individuare le scelte via via necessarie, gli interventi più urgenti a partire dalle esigenze specifiche espresse dalle comunità scolastiche locali. Ciò fino ad oggi non è stato fatto”.
Sono invece 35 gli episodi di crolli avvenuti tra il 2 ottobre 2020 ed il 4 agosto 2021 insieme a casi di distacchi di intonaco ma anche di finestre, muri di recinzione, alberi caduti in prossimità delle scuole, ed incendi. Di questi, 10 sono avvenuti in regioni del Sud e nelle Isole (Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna), 16 nel Nord (Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto), 9 nelle regioni del Centro (Lazio, Toscana). Questi episodi hanno provocato il ferimento di 4 persone oltre che danni agli ambienti e agli arredi, perdite di giornate di scuole, disagi per studenti e famiglie. Tragedie sfiorate in molti di questi casi perché avvenuti di notte, nel week end o in periodi di chiusura delle scuole o di Didattica a Distanza per alcune classi. Dal 2013 ad oggi il numero dei crolli censiti è di 361, ed il numero dei feriti 63. I numeri li riporta Cittadinanzattiva che oggi ha presentato il Report dell’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola.