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Il selfie uccide, quasi 400 persone morte in dieci anni

Nel mondo almeno 379 sono morte in 13 anni e mezzo come conseguenza dei selfie. Lo rivela uno studio dell’università Miguel Hernandez di Elche (Alicante) riferito al periodo compreso tra gennaio 2008 e luglio di quest’anno, secondo il quale, dopo una breve “pausa” per la pandemia, le morti per selfie sono di nuovo aumentate nei primi sette mesi dell’anno, durante i quali le vittime sono state almeno 31.

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Delle 379 vittime, 141 erano turisti e 238 locali. La triste classifica è guidata dagli Usa (39) e Russia (33). Il 41% delle vittime aveva meno di 19 anni e il 37% erano ventenni. L’età media delle vittime è di 24,4 anni.

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La principale causa di morte sono le cadute, con 216 casi. Seguono gli incidenti legati ai trasporti (123), annegamento (66), armi da fuoco e folgorazione (24 ciascuno) per arrivare, infine, alle ferite subite fotografando animali selvatici (17).  Tra i turisti si registrano 141 decessi mentre il resto, 238, si riferisce a persone che vivono nello stesso luogo in cui sono incidentalmente morti. (Agi)