Politica

Senato, restituito l’assegno al corrotto Roberto Formigoni

Il Consiglio di garanzia del Senato, presieduto da Luigi Vitali di Forza Italia, grazie ai voti di quest’ultimo e dei leghisti Ugo Grassi e Pasquale Sepe, ha confermato la sentenza di primo grado che ha restituito i vitalizi a Roberto Formigoni e ad altri parlamentari ai quali era stato tolto in quanto condannati. Nel caso del Celeste per corruzione.

I voti favorevoli, come detto, sono stati tre e due i contrari: Valeria Valente del Pd e Alberto Balboni di FdI.

“Il Consiglio di Garanzia, in cui non siede il M5s dopo il tradimento di un nostro ex senatore, – si legge in una nota firmata da Paola Taverna, vice presidente del Senato, Laura Bottici, questore di Palazzo Madama, e Gianluca Perilli – ha deciso di respingere il ricorso avanzato dall’amministrazione di Palazzo Madama contro la sentenza di primo grado con la quale la commissione Contenziosa aveva annullato la delibera Grasso del 2015”.

“Sono senza vergogna, dal Senato arriva un nuovo schiaffo ai cittadini italiani – aggiungono i Cinquestelle – la Lega e Forza Italia se ne assumono la responsabilità di fronte al Paese. Il Movimento risponderà. Non ci arrendiamo e rilanceremo battaglia”.

Nel febbraio del 2019 l’ex governatore forzista della Lombardia fu condannato in via definitiva per corruzione nel processo per il crac delle fondazioni Maugeri e San Raffaele. Per effetto della cosiddetta legge Spazzacorrotti, il reato è stato inserito tra quelli cosiddetti “ostativi”, che impediscono di chiedere misure alternative e per il “Celeste” si sono dunque aperte le porte del carcere.