Politica

Sentenza Tar, ex sindaco Italia, a Siracusa nessun broglio

“Il 93 per cento voti è stato pienamente valido e legittimo. Al centro della nostra azione è stata messa al centro la legalità. Questa sentenza chiarisce che non ci sono stati brogli”.

E’ il punto di vista dell’ormai ex sindaco Francesco Italia che, dopo la decisione del Tar di Catania di annullare la sua proclamazione a primo cittadino quella del Consiglio comunale, decidendo di far ripetere le elezioni in nove sezioni siracusane.

Italia ha dichiarato che sta valutando di presentare un ricorso contro la decisione del Tar al Consiglio di giustizia amministrativa.

La Regione dovrebbe inviare un commissario.

Ma se il ricorso dovesse essere accolto dal Cga, gli stessi giudici potrebbero riportare Italia a Palazzo Vermexio in attesa del giudizio definitivo di secondo grado.

“La sentenza di ieri di fatto ci consente – ha detto Italia – di smentire la visione e la percezione di chi pensava che elezioni del dieci giugno fossero fortemente viziate da un’attività criminosa tale da inficiare la legittima espressione del voto popolare”.

“Un sindaco e una giunta – ha aggiunto – sono presidio della città indispensabile soprattutto nei momenti delicati. In ballo ci sono questioni importanti, tra cui assunzioni, mutui, fondi per scuole, cimitero, agenda urbana”.

“Ma tornando alle elezioni – ha concluso Italia -, mi preme spiegare che anche con quelle nove sezioni Reale non avrebbe raggiunto il quaranta per cento, necessario per vincere al primo turno e si spenderanno soldi per non avere alcun effetto”.

In fibrillazione gli ex consiglieri comunali: il consiglio, che è stato sciolto due settimane fa dopo aver votato contro il bilancio consuntivo 2018, tornerà in vita dopo la ripetizione delle elezioni nelle nove sezioni.