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Sentenza Tar Lazio, centri estetici aperti anche in zona rossa

I centri estetici restano aperti, anche in zona rossa. A stabilirlo è la sentenza pronunciata dal TAR per il Lazio che, in data 16 febbraio, dà ragione al ricorso presentato da Confestetica contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute.

Si annulla, perciò, quanto stabilito dall’ultimo DPCM –attualmente in vigore fino al 5 marzo – il quale determina la chiusura dei centri estetici nelle zone rosse relegando questi ad un piano di “non essenzialità” rispetto ai barbieri e parrucchieri, invece, rimasti aperti.

Una discriminazione tra settori che, nella medesima misura, costituiscono i “Servizi alla persona”, disgiunti – solo nelle decisioni di apertura e chiusura stabilite dal Governo – a partire dal DPCM del 3 novembre 2020.

I centri estetici sono luoghi sicuri, lo ribadisce la sentenza, citando anche le linee guida stabilite da INAIL e dal CTS lo scorso 13 maggio nelle quali, di contro alle scelte poi attuate nei DPCM, si stabiliva che “l’estetista lavora in ambienti generalmente singoli e separati (cabine) e le prestazioni tipiche comprendono già misure di prevenzione del rischio da agenti biologici alle quali ci si deve attenere rigorosamente nello svolgimento della normale attività professionale”.

La sentenza del TAR, giunta in poco meno di due mesi dal ricorso presentato da Confestetica, costituisce allora una vittoria della giustizia contro un modus operandi politico superficiale e, come dimostrato in questo caso, “illegittimo”.

Alessia Giaquinta