I finanzieri del comando provinciale di Palermo, nell’ambito dei controlli svolti quotidianamente nell’area metropolitana per la prevenzione e repressione dei traffici illeciti, hanno arrestato un soggetto e posto sotto sequestro un arsenale composto da 4 armi da fuoco, tra cui una mitragliatrice, e droga al Villaggio Santa Rosalia.
A entrare in azione sono stati i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego, impegnati quotidianamente nel servizio di vigilanza del territorio.
I militari hanno notato un uomo allontanarsi frettolosamente alla vista dell’auto di servizio e decidevano repentinamente di sottoporlo a controllo. Il soggetto, un 21enne palermitano, già conosciuto per precedenti penali in materia di spaccio, è stato trovato in possesso di alcune dosi di hashish.
Viste le circostanze, i finanzieri decidevano di effettuare una perquisizione nella sua abitazione, dove hanno trovato altri involucri di cocaina e crack per oltre 23 grammi.
Nell’abitazione, oltre alla droga, la fruttuosa attività delle Fiamme Gialle ha permesso di scoprire e porre sotto sequestro un vero e proprio deposito di armi pronte all’uso: una pistola mitragliatrice di fabbricazione americana Sites Spectre M4 calibro 9 Parabellum, classificata anche arma da guerra, una pistola semiautomatica Colt calibro 45 e due revolver Smith & Wesson calibro 32 e 38, il tutto dotato delle relative cartucce, 250 in tutto, e 5 caricatori.
Dai primi accertamenti eseguiti sulle armi è emerso come una delle pistole fosse stata oggetto di furto circa un anno fa in un’abitazione della città, ai danni di un palermitano che la deteneva regolarmente. Inoltre, su due revolver erano state abrase le matricole identificative al fine di renderne meno agevole l’identificazione e, quindi, la provenienza.
L’uomo è stato arrestato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha convalidato sia l’arresto sia il sequestro delle armi e della droga. Attualmente detenuto al carcere Pagliarelli, il responsabile dovrà rispondere di possesso di un’arma da guerra e più armi comuni da sparo e di detenzione a fini di spaccio di cocaina, crack e hashish. Si ricorda che per l’indagato sussiste il principio di presunzione di innocenza in attesa del giudizio definitivo.
Le indagini proseguono per comprendere se le armi, probabilmente oggetto di più furti, fossero detenute per la successiva vendita o tenute a disposizione di organizzazioni criminali per commettere ulteriori reati.
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