Politica

Servizio idrico, 50 sindaci bocciano la riforma di Musumeci

Cinquanta sindaci del Pd siciliano, riuniti oggi nella sala Mattarella dell’Ars, hanno detto no alla proposta di riforma del servizio idrico avanzata dal governo Musumeci.

“Sulla gestione del servizio idrico dobbiamo partire dal rafforzamentodel sistema attuale che è il frutto di una lunga battaglia politica del 2015, fatta accanto alla cittadinanza attiva, al forum per l’acquapubblica, tutti uniti dal principio dell’acqua pubblica passato anche dal referendum – ha detto il segretario del Pd Sicilia Anthony Barbagallo – La proposta del governo Musumeci era irricevibile prima elo è ancora, anche dopo la riscrittura votata a maggioranza in commissione Ambiente e spedita adesso alla commissione Bilancio.

L’obiettivo occulto di Musumeci è quello di favorire una gestione privata, come Sicilacque, controllata dal governo”. 

Secondo il Pd, che annuncia battaglia prima in Commissione e poi in Aula, “ci sono anche diversi profili di illegittimità costituzionale”.

“Interesseremo della questione pure il presidente dell’Ars a cui fin d’ora chiediamo un incontro per far presente che questa sarebbe l’ennesima norma spacciata per riforma che poi finirà per essere impugnata come tutte altre. Quello a Miccichè è l’ultimo appello: poi avvieremo una serie dì mobilitazioni, anche nelle piazze”.

In sala Mattarella è intervenuto anche il presidente dell’Ars secondo cui “questa è una iniziativa di legge che si deve concordare con i sindaci e non tra assessori. Accolgo ovviamente la richiesta di incontrare i sindaci”. All’incontro, oltre i primi cittadini, erano presenti anche il capogruppo del Pd all’Ars, Giuseppe Lupo, i deputatidem Antonello Cracolici, Nello Dipasquale, Baldo Gucciardi e Michele Catanzaro, il deputato del M5S, Giampiero Trizzino, Margherita La Rocca Ruvolo, nella duplice veste di sindaco di Montevago e presidentedella Sanità dell’Ars e Antonella Leto, responsabile del Forum per l’acqua pubblica. (Adnkronos)