“L’assistenza igienico personale riconosciuta agli alunni con disabilità è un diritto, e in quanto tale va garantito, insieme a tutti gli altri supporti e sostegni, dal primo all’ultimo giorno di scuola e con continuità per tutto l’orario scolastico onde far fronte alle necessità legate all’assistenza di base che possono presentarsi in qualunque momento durante le attività scolastiche. Solo così la scuola potrà cominciare, in condizioni di pari opportunità, il primo giorno per tutti, bambini, alunni e studenti, con e senza disabilità. Non arretreremo di un solo passo, indipendentemente dal soggetto tenuto da oggi ad erogare il servizio e da qualunque esigenza organizzativa anche conseguente all’emanazione del recente parere del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, n. 115 del 8.05.2020 con il quale è stato definitivamente chiarito che anche in Sicilia la competenza in materia di erogazione del servizio igienico personale in favore degli alunni con disabilità permane in capo allo stato che deve provvedere per il tramite dell’Amministrazione scolastica e dunque a mezzo dei collaboratori scolastici all’uopo formati”. Queste le parole del Presidente di Anffas Sicilia, Giuseppe Giardina, a qualche settimana della notizia della definitiva risoluzione, attraverso il parere del Cga, dei dubbi sulla competenza in materia di erogazione del servizio di assistenza igienico personale nelle scuole, risolto con il parere del Cga.
L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è stato, nel corso degli ultimi anni, un tema prioritario per Anffas Sicilia. Nel comunicato stampa del 2 agosto 2016 l’associazione già si batteva denunciando le generali inefficienze del sistema di inclusione scolastica regionale chiedendo di trovare una soluzione anche ai ritardi nella attivazione di tali servizi e alla loro discontinuità, acclamando il rispetto della disciplina normativa vigente in materia, che avrebbe consentito di garantire il servizio in modo efficiente e continuativo direttamente attraverso i collaboratori scolastici già presenti a scuola.
In Sicilia si è verificata, infatti, una anomalia dovuta al susseguirsi di norme e circolari regionali nonché di intese sul punto in base alle quali si è consolidato il ricorso, che in origine doveva essere solo suppletivo nelle more che i collaboratori scolastici venissero appositamente formati con appositi corsi da 40 ore, al personale fornito dai comuni e dalle (ex) Province. Ciò nonostante quanto previsto dai Ccnl del 2003 e 2007 che ricomprendono detto impegno quale mansione aggiuntiva degli stessi collaboratori scolastici previo frequenza di apposito corso di formazione( di circa 40 ore) con contestuale retribuzione accessoria ( circa 1000 euro lorde annue). La successiva Intesa stipulata il 23 giugno 2005 , fra Regione siciliana, ANCI ed UPI regionali, Sindacati, nonché il Forum del Terzo Settore ed il Coordinamento delle associazioni regionali di persone con disabilità e loro familiari, d’altronde, ribadisce l’obbligo a carico dei collaboratori scolastici di svolgere il servizio igienico personale a favore degli alunni e studenti con disabilità posta la frequenza di un apposito corso di aggiornamento e previo incarico del dirigente scolastico , pertanto sia la circolare n. 3 che l’intesa del 2005 attestano il carattere suppletivo al ricorso a Comuni e Provincie per l’erogazione del servizio igienico personale.
Adesso la Regione si sta attivando per conformarsi al parere espresso dal Cga. Non a caso, anche nel documento Regionale della task force per l’elaborazione delle linee-guida e direttive finalizzate alla riapertura in sicurezza delle istituzioni scolastiche e formative aventi sede nella Regione Siciliana per l’anno 2020/2021 tale principio viene richiamato. Sul punto della “ Pianificazione delle attività educative e gestione organizzativa dei processi ad esse correlati” si legge: “da parte sua la Regione Siciliana, attraverso l’assessorato competente ( Lavoro, Famiglia e Politiche sociali) ed il Tavolo Interassessoriale previsto all’ art. 16, comma 6 della L. R . 10/2019, avrà cura di velocizzare le procedure di propria competenza , assicurando anche definitive determinazioni in merito alle modalità di erogazione dell’ assistenza igienico-sanitaria che tanto la normativa, nazionale quanto recenti pareri giurisdizionali, attribuiscono in quanto a competenza, agli operatori di appropriata qualifica, in servizio presso gli istituti scolastici”.
Chiaramente questo processo di adeguamento legislativo si svolgerà nell’arco dei prossimi mesi senza tralasciare il rispetto dei diritti in gioco. E difatti, nella Delibera di Giunta Regionale n.323 del 23 luglio 2020 riguardo il servizio di assistenza igienico personale per gli studenti con disabilità, si tende a contemperare i rapporti degli attori coinvolti: Istituzioni/competenza, alunni/persone con disabilità servizio/diritto al lavoro. Dalla stessa si evince che “nell’ ambito della loro autonomia economico finanziaria e organizzativa , gli Enti Locali dovranno garantire il diritto di assistenza dei disabili in termini di qualità di servizio, e i servizi scolastici per la persona con disabilità dovranno avere caratteristiche aggiuntive, integrative e migliorative. Pertanto dall’ Assessorato Regionale Famiglia Politiche Sociali e Lavoro , nessuna risorsa sarà ridotta alle Città metropolitane ed ai Liberi Consorzi dei Comuni dell’Isola, affinchè si continuano a garantire servizi migliorativi ed integrativi, aiutando quelle strutture scolastiche che ne faranno richiesta”
Anffas Onlus Sicilia , quale associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, chiede, pertanto, che, a prescindere da chi saranno gli erogatori del servizio igienico personale a favore degli alunni con disabilità, lo stesso sia garantito ad ogni alunno/a ,studente/ssa con disabilita avente necessità, dal primo all’ ultimo giorno di scuola, senza interruzione, senza contrazioni , e per tutto l’orario di permanenza a scuola della persona. Pertanto invita ciascun Organo ed Ente, entro l’ ambito di propria competenza , a porre in essere, senza ulteriore indugio, quanto necessario a rendere pienamente fruibile il suddetto servizio già a partire dall’ inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021.