Sicilia

In Sicilia costo dei rifiuti alle stelle, i comuni fanno ricorso all’Antitrust: “Bilanci ingessati”

I comuni siciliani hanno presentato un ricorso all’Antitrust per quanto riguarda i costi elevati per lo smaltimento dei rifiuti. Dopo uno studio della situazione in Sicilia, l’Anci è giunta a questa decisione, riferendosi in particolare alla società Sicula Trasporti srl, che attualmente presta servizio in oltre 170 comuni in tutta l’Isola. Dietro le ragioni del ricorso presentato dall’Anci c’è la volontà di effettuare una indagine più approfondita su quelle che sono le motivazioni di questi costi così alti.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Le Proposte Anci per abbattere i costi

L’Anci ha chiesto più volte la realizzazione di termovalorizzatori e oltre a voler comprendere gli eventuali tempi di realizzazione degli impianti, vuole scavare ancor più a fondo per trovare delle soluzioni che possano invertire la tendenza per raggiungere l’obiettivo della una diminuzione dei costi.

Il presidente Anci: “I costi ingessano i bilanci comunali”

Il presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta in una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, dedicata proprio alla presentazione del dossier sul costo dei rifiuti in Sicilia ha ribadito ancora una volta che i costi elevati vanno ad intaccare i bilanci comunali: “Da tempo come Anci Sicilia denunciamo con attenzione le criticità del sistema integrato dei rifiuti e più volte abbiamo sollevato il tema dell’insostenibilità dei costi che ingessano i bilanci comunali e che incidono pesantemente sui cittadini, aggravando complessivamente le situazioni economiche delle famiglie e delle imprese – ha affermato Amenta -. La conferenza stampa ha l’obiettivo di fornire, per la prima volta, dati scientifici sulla comparazione tra il costo dei rifiuti in Sicilia e quello nelle altre regioni d’Italia. Dai dati che saranno forniti emergeranno le ragioni che ci hanno spinto a presentare un ricorso all’Antitrust per verificare se il costo che praticano gli operatori del settore sia congruo oppure viziato da posizioni dominanti sul mercato”.