Il 2022 è stato un anno da record per i parchi archeologici e i principali musei siciliani. Sono state, infatti, oltre tre milioni e 300mila le visite registrate, quasi il doppio rispetto al milione e 700mila del 2021.
Punta di diamante il Parco di Naxos Taormina che, con il sito archeologico, il Teatro greco e Isola Bella, fa registrare 844.542 visitatori a fronte dei 352.484 dell’anno precedente (+139%).
Segue il Parco della Valle dei Templi con 809.513 (quasi l’82% in più rispetto ai 445mila del 2021) e il parco di Siracusa con i 764.853 del 2022 a fronte dei 254.713 ingressi del 2021 (+200%).
Numeri significativi anche per la Villa romana del Casale di Piazza Armerina visitata da 253.167 persone e per i Parchi di Selinunte e Segesta con rispettivamente 252.500 e 239.381 biglietti staccati.
Trend in crescita anche per musei e siti di rilievo come il Chiostro di Monreale, che sfiora le 250mila presenze, il museo archeologico regionale Antonio Salinas, che chiude l’anno con 58.233 visitatori e la Zisa di Palermo, con 49.761 ingressi.
Triplicate le presenze al Museo regionale di arte moderna e contemporanea Riso a Palermo, che passa da 6.559 a 21.246 ingressi.
Bene anche il Museo interdisciplinare di Messina che con 22.419 visitatori, raggiunge quasi il 161% in più rispetto al 2021.
“Uno straordinario successo che conferma il crescente interesse verso i nostri luoghi della cultura – sottolinea l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata -. Stiamo investendo molte risorse nell’adeguamento delle strutture per renderle sempre più accessibili alle esigenze dei diversi visitatori e nella digitalizzazione del patrimonio culturale, così da rendere i nostri beni più fruibili e dinamici anche nella capacità di offrire prodotti più stimolanti e attrattivi”.
“I Parchi e i musei siciliani sono pronti ad affrontare una sfida che passa attraverso il rafforzamento delle collaborazioni internazionali e la definizione di una programmazione che consenta di coinvolgere per tempo un turismo internazionale – assicura l’esponente della Giunta Schifani -. Parchi e musei non sono solo i luoghi della cultura e della bellezza ma rappresentano, insieme all’ambiente e al paesaggio, alle tradizioni e alla cultura eno-gastronomica, ciò che rende la Sicilia unica agli occhi del mondo. Investire in cultura – conclude – vuol dire dare respiro alla creatività e all’economia dei territori”.