Consumo

In Sicilia il mercato immobiliare è in crescita

PALERMO – Il mercato immobiliare siciliano ha ripreso a crescere nel 2022. Secondo i dati messi a disposizione dall’Istat, nel quarto trimestre del 2022 sono state 16.234 le compravendite stipulate nella Regione, mentre nell’intero anno si è giunti ad un totale di 60.888.

Tendenza inversa rispetto all’andamento nazionale

Il trimestre che ha segnato i numeri peggiori è stato il terzo, con soli 13.209 trasferimenti di proprietà. Una tendenza inversa rispetto all’andamento nazionale. Nella penisola, infatti, nel IV trimestre 2022 sono state 270.753 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, con percentuali del -1,4% rispetto al trimestre precedente e -3,5% su base annua.

Rispetto all’anno precedente, in Sicilia le transazioni sono aumentate di 5.788 unità, per un valore percentuale del 10,48%. Un ottimo risultato, considerato che la media italiana si ferma al 2,71%. Sono proprio le Isole a segnare il miglior risultato nazionale per macroregione, attestandosi al 9,53% di aumento delle compravendite. A seguire, il Sud, al 6,07%, il Centro al 2,96%.

Al Nord i numeri peggiori: mentre il Nord Est si ferma al 2,37% di crescita, nel Nord Est si registra addirittura un valore negativo, pari al -1,98%. La predominanza delle transazioni riguardano le abitazioni e gli accessori. In Sicilia nell’ultimo trimestre del 2022 sono state vendute 15.358 unità immobiliari adibite a questi scopi, mentre solo 833 sono indicate ad uso economico e 43 ad uso speciale, quelle unità immobiliari costituite da opifici ed in genere da fabbricati costruiti per speciali esigenze di un’attività industriale o commerciale e non suscettibili di una utilizzazione estranea alle esigenze suddette senza radicali trasformazioni. Esempi ne sono le stazioni per servizi di trasporto terrestri e di navigazione interna, i fari e i fabbricati destinati all’esercizio pubblico del culto.

L’andamento regionale, in questo caso, rispecchia la penisola: nel IV trimestre dell’anno scorso il 94,1% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (254.661), il 5,6% quelle a uso economico (15.211) e lo 0,3% convenzioni a uso speciale e multiproprietà (881). Sia il settore abitativo che economico segnano un aumento nel 2022 rispetto al 2021, nell’Isola così come nella macroarea di appartenenza: nelle Isole entrambe le categorie crescono del 2,8% e del 6,8%, così come nel Sud (+5,4% e +10,9%), mentre si registrano variazioni percentuali negative nel Centro (rispettivamente -7,0% e -11,6%), nel Nord-est (-5,1% e -8,3%) e nel Nord-ovest (-0,1% e -0,7%).

In termini economici, secondo il rapporto immobiliare 2023 dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con Abi, Associazione bancaria italiana, sono stati venduti oltre 83 milioni di metri quadrati (+3,2%), con fatturato di quasi 123 miliardi di euro, 4,7 miliardi in più rispetto al 2021 (+3,9%). Il 57% del fatturato riguarda acquisti di abitazioni ubicate nelle aree del Nord, circa il 25%, sono invece riferiti ad abitazioni compravendute nel Centro, e poco meno del 19%, riguarda scambi di residenze del Sud e delle Isole. Dopo la crisi da pandemia del 2020, il progressivo contenimento del coronavirus e il ritorno ad una situazione di quasi normalità, ha permesso al mercato immobiliare di riprendere a lavorare.