Economia

In Sicilia mercato immobiliare in lieve ripresa

PALERMO – L’ultimo scorcio dell’anno passato riserva timidi segnali di ripresa per il mercato immobiliare siciliano. Secondo l’Istat, nel quarto trimestre 2021 sono state 15.148 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari registrate nella nostra Isola (erano state 13.053 nel trimestre precedente). Di queste sono ad uso abitazione ed accessori la quasi totalità: 14.171.

La parte del leone è ancora in mano alla Lombardia con 57.208 compravendite totali; al secondo posto il Lazio (27.338); terzo posto per l’Emilia-Romagna (24.441) seguita a pochi passi dal Veneto (24.154). Ultime posizioni occupate (per ragioni puramente legate ai km quadrati e comunque in risalita rispetto al trimestre precedente) da Valle D’Aosta (812) e Basilicata (1.968).

In Italia nello stesso periodo sono state 280.532 in totale; +0,5% rispetto al trimestre precedente e +14,4% su base annua. In Sicilia, dunque, il 5,4% del totale nazionale delle compravendite citate.
Nel Belpaese il 94,0% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (263.795), il 5,6% quelle a uso economico (15.671) e lo 0,4% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (1.066).

I dati contenuti nell’ultimo rapporto Istat pubblicato il 13 luglio scorso appaiono molto incoraggianti ma vanno letti e confrontati anche col periodo pre-pandemico. L’Istituto precisa che nel 2021 il mercato immobiliare italiano registra una decisa ripresa rispetto all’anno precedente (+32,9%), che riguarda sia il settore abitativo (+32,8%) sia quello economico (+34,9%) e tutte le aree geografiche del Paese. La crescita più accentuata si registra nelle Isole per entrambi i settori. Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare risultano in ripresa (+21% sull’anno precedente) sul’intero territorio nazionale e soprattutto nelle Isole. L’incremento annuale del 2021 va letto tenendo conto del calo registrato nel 2020 sia per le compravendite immobiliari (-10,4%) che per i mutui (-9,9%), in concomitanza dell’insorgere della pandemia e delle misure adottate per il suo contenimento. Confrontando il dato annuale 2021 con quello del 2019 (periodo pre-pandemico) l’aumento è rispettivamente del 19,1% e del 9,0%.

Nel confronto congiunturale il settore abitativo segna una variazione positiva al Sud (+4,1%), resta sostanzialmente stabile nel Nord-est e al Centro mentre registra variazioni negative nelle Isole (-0,7%) e nel Nord-ovest (-0,5%). Il comparto economico è in crescita al Sud (+8,7%), nelle Isole (+5,3%) e nel Nord-est (+3,7%) ed è in calo al Centro (-3,5%) e nel Nord-ovest (-1,2%).

L’incremento tendenziale, si è detto, interessa tutto il Paese sia per il comparto abitativo (Sud +18,3%, Centro +14,6%, Nord-ovest +13,7%, Nord-est +12,5%, Isole +11,1%, i piccoli centri +15,1% e le città metropolitane +12,9%) sia per quello economico (Nord-est +22,5%, Nord-ovest +21,8%, Isole +21,1%, Sud +20,9% e Centro +3,7%, città metropolitane +22,6% e piccoli centri +15,1%).