Istruzione

Teledidattica, Sicilia prima al Sud per numero di classi virtuali

PALERMO – Il periodo emergenziale ha contribuito allo sviluppo della didattica virtuale e, nonostante il gran numero di famiglie che non possiedono un computer o un tablet in casa, la Sicilia è la prima Regione del Sud, insieme alla Puglia, per creazione di classi virtuali. La notizia è stata resa nota dall’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale, Roberto Lagalla.

Nel dettaglio, l’Isola si attesta intorno al 44% per numero di nuclei familiari sprovvisti di un computer in casa e, tuttavia, si trova al decimo posto dello scenario nazionale per numero di classi virtuali formate a seguito della sospensione delle lezioni in presenza.

L’indagine è stata portata avanti dal sito ‘studenti.it’, che monitora l’andamento della didattica online nel Paese, a seguito dell’emergenza da Covid-19. Quindi, questo scenario attesta come la Sicilia, da anni identificata e marcata come una Regione non al passo con i tempi, rappresenti una classe all’avanguardia, in un Paese che non ha ancora superato il divario digitale al proprio interno. Infatti, secondo una indagine Istat, durante l’anno appena trascorso, tra le famiglie resta un forte divario digitale da ricondurre soprattutto a fattori generazionali e culturali.

La quasi totalità delle famiglie con almeno un minorenne dispone di un collegamento a banda larga (95,1%); tra le famiglie composte esclusivamente da persone ultrasessantacinquenni tale quota scende al 34,0%.

La sola piattaforma FAD, messa a disposizione dalla Regione Siciliana, conta 1.505 classi virtuali, create da 268 istituti scolastici, grazie alla registrazione di 2.824 docenti. Ad essa si aggiungono le numerose altre disponibili in rete e l’uso dei più diversi sistemi di collegamento a distanza, attivati da scuole e docenti. In questo periodo sono tutelate, anche, le famiglie che non riescono a garantire i mezzi necessari ai propri figli, infatti il governo regionale ha messo a disposizione un contributo destinato alla fornitura di pc e tablet per i ragazzi in condizione di maggiore disagio, integrando le risorse assegnate dal Ministero dell’Istruzione per le stesse finalità.

“E’ ben noto – commenta l’assessore Roberto Lagalla – come le iniziative assunte ed i risultati raggiunti, per quanto significativi, non esauriscano il fabbisogno tecnologico, né riescano a fronteggiare adeguatamente le numerose problematiche relative alle difficoltà di accesso alla formazione a distanza, causate dalle critiche condizioni socio-economiche di molte famiglie siciliane, soprattutto in questo momento. Ad ogni modo, è incoraggiante apprendere che l’azione di governo, facilitata dall’impegno dei dirigenti scolastici e dei docenti ha utilmente contribuito alla prosecuzione delle attività didattiche, raggiungendo una copertura statistica pari a circa il 60% dell’utenza potenziale. Ciò pone la Sicilia – continua – in posizione non dissimile dalle altre e più attrezzate regioni italiane, anche a dispetto del suo pesante ‘digital divide’. Il governo Musumeci sta attivamente lavorando – conclude -, mettendo allo studio nuove iniziative che, nell’immediato, consentano di ampliare sempre più i numeri dei destinatari e, nella prospettiva di più lungo periodo, di consolidare, in Sicilia, l’infrastruttura digitale e le dotazioni tecnologiche a servizio della scuola e dell’università”.